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IL quadro è più che mai complesso, ma con il passare dei giorni aumentano gli indizi. Maurizio Notaristefani, andando oltre le rassicurazioni già fornite sull’iscrizione in serie D da perfezionare entro il 10 luglio, si sta muovendo con la sicurezza di chi ha le spalle coperte. Nella mattinata di ieri lo abbiamo intercettato telefonicamente e – di fronte a questa osservazione – ci ha risposto: «se vado in guerra vuol dire che ho le mie munizioni». Il senso è chiaro e probabilmente fa riferimento al clima non proprio sereno che si respira in città. In realtà, speriamo che i toni diventino presto più pacati rispetto a quelli che hanno ispirato al commercialista di Martina Franca la metafora bellica.
SPALLE COPERTE Il modus operandi di Notaristefani, dicevamo, lascia intendere come l’attuale numero uno rossoblù abbia le sue sicurezze. Non vuole esplicitarcele, motivando così la scelta: «l’ambiente potentino tende a bruciare chi vuole investire nel calcio, non faccio nomi per tutelare queste persone che potrebbero affiancarmi». Strategia che non contribuisce certo a fare chiarezza, ma tant’è. «Il mio interlocutore in questo momento è l’assessore Salvia, che sento con frequenza quasi quotidiana. Aspetto che mi presenti gli imprenditori di cui ha parlato recentemente, sperando abbiano argomenti concreti». Ma Notaristefani va oltre, a testimonianza dell’esistenza di un suo progetto con il quale la piazza deve comunque fare i conti. «Ho già pronto l’allenatore e un’intesa con un nuovo sponsor tecnico – afferma -. Scoprirò le carte dopo l’iscrizione, quando verranno presentati anche alcuni giocatori. tra i quali non escluderei più di qualche conferma. Il profilo del tecnico è quello di un vincente, che ha maturato esperienze anche in categorie superiori. Soprattutto sarà un aziendalista, che lavorerà nell’interesse della società». La distanza tra lui e Giacomarro è in questo momento siderale, con il tecnico siciliano che attende il primo luglio per congedarsi dai tifosi rossoblù – al netto di clamorose sorprese – togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del massimo dirigente. 
TOTO PANCHINA Qualche nome proviamo a buttarlo giù noi: non è un mistero che a Notaristefani piaccia Vadacca, ma potrebbe rimanere a Manfredonia. Vincente (da giocatore) e con esperienza tra i professionisti (da allenatore) sarebbe Tommaso Napoli, ex di Taranto e Martina. Da non escludere la pista Logarzo (nell’ultima stagione alla Gelbison, ma può essere confermato) mentre nelle ultime ore fonti campane hanno associato al club rossoblù Salvatore Vullo, reduce dall’esperienza di Campobasso. Il tutto senza conferme da parte dei diretti interessati, al punto da non poter escludere che Notaristefani tiri fuori nei prossimi giorni il coniglio dal cilindro scegliendo un nome fuori dai nostri radar.

  

IL PIANO POLITICO Chiudiamo il cerchio tornando al concetto iniziale. Notaristefani pensa già a un possibile allenatore perché, dal punto di vista societario, non si sente solo. L’esistenza di una manovra politica intorno al Potenza non è più un mistero. Dai diretti interessati arrivano solo smentite, ma un politico non potrà mai dichiarare di aver “portato” un imprenditore nel calcio. L’assessore Salvia apre il fronte: «sto lavorando per far avvicinare al Potenza chi mi ha dato la sua disponibilità, su tutti Cannizzaro e Ferrara. Se poi dovessero venir fuori altri nomi li porterò intorno allo stesso tavolo». Gli altri nomi però filtrano dalle stanze del palazzo regionale, anche se il traballante destino dell’amministrazione De Luca potrebbe mischiare ulteriormente le carte. Un fronte trasversale tra una corrente del Pd, il consigliere regionale Aurelio Pace (Popolari per l’Italia) e alcuni esponenti di Forza Italia avrebbe indirizzato imprenditori del capoluogo e della provincia di Matera (è venuto fuori il nome di Iula) sulla strada del club rossoblù. Un assetto dalle potenzialità economiche ancora non definite, finché non verranno allo scoperto. Il nome di Pace viene inevitabilmente associato all’ex presidente rossoblù Giuseppe Postiglione, suo stretto collaboratore politico. Postiglione non ha velleità di un ritorno in prima linea, ma potrebbe muoversi da consulente (magari anche dietro le quinte) di un gruppo non accreditato di grandi esperienze calcistiche. L’ultima intervista radiofonica di Notaristefani, guarda caso, è stata rilasciata proprio a Radio Potenza Centrale. Fino a qualche giorno fa questa cordata veniva data in netta opposizione a Cannizzaro, sempre per ragioni politiche. La mediazione di Salvia proverà a ridurre le distanze, visto che Cannizzaro la voglia di cimentarsi nel calcio non l’ha persa. Sempre che l’evoluzione delle cose a livello comunale consenta all’assessore di mantenere un adeguato potere contrattuale. 

Twitter @pietroscogna

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