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L’arresto delle tre persone

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Un brutale pestaggio che ha rischiato di assumere contorni drammatici. Tre persone tutte originarie di Orta Nova e con precedenti penali, sono state arrestate e rinchiuse nel carcere di Trani in quanto ritenuti responsabili della brutale aggressione ai danni del custode del parcheggio di una nota sala ricevimenti andriese, colpito con calci e pugni nella notte successiva allo svolgimento di una festa nuziale, avvenuta l’estate scorsa.

Un fatto gravissimo che ha destato scalpore e di cui si è parlato molto in città per i dettagli trapelati rispetto alla ferocia inaudita delle percosse subite dalla vittima. L’uomo, trasportato all’ospedale “Bonomo”, ha lottato tra la vita e la morte per alcuni giorni ma in seguito è stato dichiarato fuori pericolo, pur riportando una prognosi complessiva di oltre tre mesi. I poliziotti hanno ricostruito l’accaduto a seguito dell’allarme lanciato da uno dei gestori del ristorante al 113.

L’imprenditore ha riferito dell’avvenuto ricovero urgente del guardiano del parcheggio, con evidenti segni delle violenze subite e un quadro clinico evidentemente compromesso dai colpi ricevuti. La Polizia di Stato ha fatto scattare subito le indagini per identificare gli autori dell’assalto.

L’acquisizione delle registrazioni dell’impianto di videosorveglianza della sala ricevimenti e dell’elenco degli invitati al matrimonio, festeggiato poche ore prima, ha permesso di concentrare le investigazioni su un numero ristretto di sospettati, anche a seguito degli interrogatori svolti, dei rilievi scientifici effettuati e all’esecuzione di una serie di riconoscimenti fotografici. Due fratelli, cugini della sposa, si sarebbero allontanati dalla zona dei festeggiamenti per recarsi all’esterno della sala, evidentemente attirati dalla presenza di materiale edile negli spazi adiacenti il parcheggio.

Il custode li avrebbe sorpresi nell’intento di rubare alcuni oggetti, forse con l’obiettivo di caricarli su un mezzo a loro disposizione: l’intervento del guardiano ha scatenato la furia dei due individui, uno dei quali avrebbe cominciato ad inveire insultando l’uomo ed accusandolo di avergli graffiato l’auto, motivo per il quale avrebbe preteso anche un risarcimento di 1500 euro.

Nient’altro che un pretesto, secondo gli agenti, per accerchiare il malcapitato e picchiarlo a suon di pugni e calci fino a lasciarlo per terra, esanime. All’azione avrebbe partecipato anche il padre dei due fratelli, giunto sul posto. La vittima, una volta tornata cosciente, ha potuto riconoscere i volti dei presunti assalitori confermando l’ipotesi investigativa.

La Procura di Trani ha quindi emesso le tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite all’alba di ieri dagli uomini dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e dagli uomini della squadra mobile della Questura Bat, che hanno bloccato gli indiziati.

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