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I sistemi realizzati allo Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena sono arrivati su quasi tutti i pianeti del sistema solare, ma questa volta quello che hanno realizzato al JPL non serve per indagare lo spazio sopra le nostre teste, ma per scoprire cosa c’è sotto i nostri piedi. Si chiama FINDER ed è uno strumento capace di rilevare i battiti cardiaci sotto 6 metri di cemento armato o 10 metri di detriti. È basato su una tecnologia radar e serve in situazioni di emergenza come terremoti, tsunami o valanghe, con vittime intrappolate sotto edifici crollati o sotto altro materiale. L’idea di FINDER è nata dopo il terremoto di Haiti del 2010 con migliaia di persone intrappolate sotto le macerie. FINDER, meglio degli umani e dei cani, è capace di isolare il rumore di un battito cardiaco o di un respiro a distanza. La tecnologia sviluppata al JPL è così sensibile da riuscire a distinguere un piccolissimo movimento di una persona e il suo battito cardiaco, e, soprattutto, abbastanza intelligente da capire se appartiene ad un uomo o ad un animale.

La tecnologia usata in FINDER è la stessa di quella che la Deep Space Network della NASA utilizza per localizzare i veicoli spaziali, come nel caso della missione Cassini. Infatti, il rilevamento a distanza che FINDER riesce ad effettuare dei piccoli movimenti causati dal battito cardiaco e dal respiro delle vittime usa lo stesso tipo di elaborazione di segnali usato per rilevare i piccoli cambiamenti di movimento di una sonda come Cassini. Negli scenari di un disastro, l’uso di segnali radar può essere particolarmente complesso. I terremoti e i tornado producono detriti contorti e frantumati, così che che eventuali segnali radar che rimbalzano dalle macerie sono molto difficili da decifrare. Le conoscenze del JPL nell’elaborazione dei dati ha permesso di risolvere questo problema. Algoritmi avanzati isolano i segnali deboli provenienti dal movimento del torace di una persona filtrando gli altri segnali, come quelli provenienti dal movimento di alberi o di animali. FINDER sarà presto in vendita da un prezzo di circa 9.000 euro. Naturalmente tutti speriamo che non sia necessario usarlo, ma purtroppo sappiamo anche che terremoti, frane e alluvioni sono eventi che possono sempre accadere. In questi casi, l’uso del FINDER certamente sarà utilissimo per salvare molte vite umane.

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Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

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I sistemi realizzati allo Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena sono arrivati su quasi tutti i pianeti del sistema solare, ma questa volta quello che hanno realizzato al JPL non serve per indagare lo spazio sopra le nostre teste, ma per scoprire cosa c’è sotto i nostri piedi. Si chiama FINDER ed è uno strumento capace di rilevare i battiti cardiaci sotto 6 metri di cemento armato o 10 metri di detriti. È basato su una tecnologia radar e serve in situazioni di emergenza come terremoti, tsunami o valanghe, con vittime intrappolate sotto edifici crollati o sotto altro materiale. L’idea di FINDER è nata dopo il terremoto di Haiti del 2010 con migliaia di persone intrappolate sotto le macerie. FINDER, meglio degli umani e dei cani, è capace di isolare il rumore di un battito cardiaco o di un respiro a distanza. La tecnologia sviluppata al JPL è così sensibile da riuscire a distinguere un piccolissimo movimento di una persona e il suo battito cardiaco, e, soprattutto, abbastanza intelligente da capire se appartiene ad un uomo o ad un animale.

La tecnologia usata in FINDER è la stessa di quella che la Deep Space Network della NASA utilizza per localizzare i veicoli spaziali, come nel caso della missione Cassini. Infatti, il rilevamento a distanza che FINDER riesce ad effettuare dei piccoli movimenti causati dal battito cardiaco e dal respiro delle vittime usa lo stesso tipo di elaborazione di segnali usato per rilevare i piccoli cambiamenti di movimento di una sonda come Cassini. Negli scenari di un disastro, l’uso di segnali radar può essere particolarmente complesso. I terremoti e i tornado producono detriti contorti e frantumati, così che che eventuali segnali radar che rimbalzano dalle macerie sono molto difficili da decifrare. Le conoscenze del JPL nell’elaborazione dei dati ha permesso di risolvere questo problema. Algoritmi avanzati isolano i segnali deboli provenienti dal movimento del torace di una persona filtrando gli altri segnali, come quelli provenienti dal movimento di alberi o di animali. FINDER sarà presto in vendita da un prezzo di circa 9.000 euro. Naturalmente tutti speriamo che non sia necessario usarlo, ma purtroppo sappiamo anche che terremoti, frane e alluvioni sono eventi che possono sempre accadere. In questi casi, l’uso del FINDER certamente sarà utilissimo per salvare molte vite umane.

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