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Palmese in salvo: l’orgoglio dei tifosi

 PALMI – Sono andati fino a Marsala. Con il cuore in gola e con l’orgoglio di chi si porta dietro i suoi cento e passa anni di storia. C’era una Serie D da difendere. Una Serie D conquistata dopo 27 anni di sacrifici, di qualche piccola soddisfazione, di attese tradite, di delusioni e anche di umiliazioni. Ma la tifoseria della Palmese, rigorosamente a testa alta, ha saputo superare tutto. E nel momento in cui, dopo un cammino record, è tornata in quarta serie, ha capito che non si poteva e non si doveva scendere subito in Eccellenza. Nel momento in cui c’è bisogno di aiuto, i sostenitori neroverdi sono sempre presenti. E lo sono stati anche a Marsala, accompagnando la squadra in un lungo cammino pieno di speranza, di emozioni e, alla fine, di lacrime di gioia. Urla la Palmese e urlano i suoi tifosi: l’anno prossimo sarà ancora Serie D. Palmi e la Palmese si piegano, ma non si spezzano. Solo chi ha il sangue neroverde sa cosa vuole dire alzarsi la mattina presto per andare in Campania o all’estremità della Sicilia, per poi tornare a casa il giorno dopo. Solo chi ha seguito la squadra sui campi polverosi della Promozione sa apprezzare adesso cosa vuol dire giocare in quarta serie. E nell’anno in cui il leggendario “Lopresti” è stato oggetto di un atteso ed opportuno restyling, non si poteva perdere questa categoria conquistata a suon di record. Nella lontana Marsala la gente di Palmi ed i tifosi della Palmese hanno dato una mano alla squadra per conquistare la salvezza ed ora che si festeggia, tutti assieme, questo obiettivo che, francamente, sembrava difficile da centrare ad un certo punto della stagione, gli applausi sono doverosi. Per tutti. La Palmese c’è. La sua storia parla chiaro. La sua tifoseria non si smentisce.

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