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Nicola Gratteri

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LAMEZIA TERME – «Io penso che questa riforma sul Csm abbia rafforzato le correnti, cioè abbia creato l’effetto opposto rispetto a quello che si è detto di volere e quindi si creeranno due grandi poli di destra e sinistra, e non risolveremo anzi si acuirà il problema delle correnti».

Questo il giudizio del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, sulla riforma del Csm espresso a ‘Trame.11 Festival dei libri sulle mafie’ che si tiene a Lamezia Terme.

Per il procuratore «questo tipo di riforme che si stanno facendo da un anno a questa parte non hanno nulla a che vedere con i bisogni della giustizia e della gente e non risolvono in questo senso i problemi. Queste riforme, inoltre, non miglioreranno sicuramente la qualità della
vita perché amministrare giustizia vuol dire anche questo».

Gratteri ha poi messo in luce come «l’improcedibilità l’abbiamo definita e sintetizzata come una ghigliottina, cioè come un qualcosa che non accelera la celebrazione dei processi in appello, anzi li stoppa, e quindi anche se c’è stata una sentenza di primo grado di condanna, se in appello non si concluderà entro due anni, è come se non ci fosse stata».

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