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I carabinieri davanti al Comune di Nettuno

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SOSTEGNI elettorali della cosca di ‘ndrangheta, radicata nel territorio del litorale a sud di Roma, per favorire alcuni candidati alle elezioni comunali del 2018 ad Anzio e del 2019 a Nettuno. L’operazione portata avanti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, con 65 misure cautelari (LEGGI LA NOTIZIA), ha portato con sé anche una serie di perquisizioni negli uffici comunali di Anzio e Nettuno, sul litorale sud della provincia di Roma.

LEGGI I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI

Il maxi blitz anti ‘ndrangheta coordinato dai procuratori aggiunti della Capitale Michele Prestipino e Ilaria Calò ha riguardato, dunque, anche le due amministrazioni pubbliche, con le perquisizioni finalizzate alla ricerca di documentazione utile alle indagini, in particolare in merito alle infiltrazioni mafiose nel traffico di rifiuti.

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli arrestati avrebbero costituito una locale di ‘ndrangheta, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale.

Ma gli inquirenti ipotizzano anche un sostegno elettorale da parte della cosca nella località denominata Falasche, corrispondente alle sezioni 15-16-17 del comune di Anzio, per un candidato: Candido De Angelis, attuale sindaco di Anzio. Il politico non sarebbe iscritto nel registro degli indagati. 

Sono le intercettazioni dei carabinieri, allegate all’ordinanza di custodie cautelare, a delineare il campo nel quale si muovevano gli uomini del clan. In una conversazione del 25 maggio 2018 si sente uno degli interlocutori dire “‘sto vedendo di rimediare qualche voto” affermando esplicitamente di trovarsi “alle Falasche per fare proseliti”.

“Candido De Angelis, imprenditore ittico, è stato eletto sindaco del comune di Anzio il 10 giugno 2018 (al primo turno riportando 13.127 voti pari al 55,28% sostenuto dalla coalizione composta dalla Lega, Lista Civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Unione Centro, Il popolo della Famiglia) avendo già ricoperto tale incarico per due mandati dal 1998 al 2008: in altre parole, negli ultimi 23 anni De Angelis ha guidato il comune di Anzio per 13 anni ed è tuttora in carica”, si legge nella ricostruzione del gip.

“Occorre premettere che un collaboratore ha dichiarato che Candido De Angelis era stato eletto sindaco nella tornata elettorale del 2003 con il sostegno della famiglia Gallace”, si legge ancora negli atti. In due conversazioni captate il 9 aprile 2018, l’interlocutore parla con la fidanzata: “Devi parlare con un amico di tuo padre.. ah, con il sindaco giusto”; “Candido il futuro sindaco si chiama ‘Candido De Angelis'”.

Il giorno dopo la vittoria elettorale alla guida di Anzio vengono captate “tre conversazioni di eccezionale valore probatorio rivelatrici del sostegno offerto dalle famiglie calabresi in favore di De Angelis”, sottolinea il gip. “Ha sbancato proprio su tutti”; “Io so qui alle Falasche ancora. Da ieri che sto qua, stiamo spogliando l’ultimo seggio…”; “Candido è il sindaco, ha vinto e basta!”.

In un’altra intercettazione si sente un commento sull’esito delle elezioni comunali di Anzio: “Ieri sera abbiamo vinto le elezioni…sì si, ha vinto Candido, al primo turno…e io sto con lui, pure al mandato scorso, dopo fatti vedere, stavolta non c’è trippa per gatti…”. 

La posizione dell’Amministrazione di Anzio

In una nota, il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha evidenziato: “L’Amministrazione Comunale della Città di Anzio, a seguito delle attività svolte questa mattina dalle Autorità Competenti sul litorale romano, è serena rispetto alla correttezza del proprio operato, ha collaborato ampiamente per la riuscita delle operazioni svolte, in un clima di massima disponibilità, da parte del sottoscritto, del Segretario Generale e di tutti gli Uffici dell’Ente. Confidiamo nel lavoro della Magistratura, nell’assoluta consapevolezza di aver sempre esercitato liberamente il mandato elettorale conferito dai cittadini”.

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