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Realizzato dal Dipartimento Turismo della Regione Calabria con l’assistenza tecnica di Invitalia, è stato presentato e approvato due giorni fa dal Consiglio regionale della Calabria, il piano turistico regionale, valido per tre anni. Per questo piano ci sono a disposizione i fondi Por – Fesr o meglio la misura “turismo sostenibile”. La mappa individua le le aree da valorizzare. Lo strumento, consentirà di investire risorse comunitarie pari ad 145.513.861 euro di cui 119.929 euro pari all’ 84,15%, attraverso i PISL e 22.584.259 euro pari al 15,85%, in promozione, finalizzate a promuovere al meglio il pacchetto Calabria, accrescere la competitività del mercato costruendo nuovi prodotti turistici, riequilibrare la distribuzione spaziale delle attività turistiche dalla costa verso l’interno, migliorare la qualità dei servizi al turismo. Questi gli intenti. Per diventare concreto qualsiasi piano, anche questo, ha bisogno di piani attuativi, di progetti che, in tal caso devono arrivare non solo dagli enti pubblici (Regione, Provincia, Comune), ma anche dai privati. Il piano turistico, il primo dopo 40 anni, va inteso come una scatola vuota, di cui si è delineato il perimetro e la finalità, ma che adesso va riempita. Per diventare operativo dovrà servirsi del Piano di marketing turistico; del Piano esecutivo delle azioni per le annualità 2011-2013; e costruisce di già, così com’è, la base informativa sul turismo sostenibile di riferimento per il SIT (Sistema Informativo Turismo) della Regione Calabria. Inoltre i Pisl (piano di investimento di sviluppo locale) sono legati al piano turistico, ne diventano gli strumenti attuativi. Il Pisl somiglia a quello che un tempo si chiamava patto territoriale. La Regione da’ i soldi ai Comuni che indicono un bando con un progetto specifico (per esempio la valorizzazione di un sito monumentale, di un segmento commerciale) e lo affidano a un privato. Insieme impresa ed ente pubblico realizzano un tassello del piano turistico. Quello che due giorni fa il consiglio regionale ha approvato, dopo una lunga discussione in commissione e un dibattito acceso in aula, prevede, in pratica, linee di massima e ha un preciso piano finanziario, ecco in sintesi le linee guida: Itinerari turistici Lo strumento prevede la promozione di nuovi prodotti turistici, potenziamento dei servizi al turismo, valorizzazione degli attrattori nelle aree turistiche, sviluppo degli itinerari turistici regionali e considera tali sia quelli legati alla montagna che al mare. Alberghi e seconde case In questa direzione la linea strategica sostiene la qualificazione delle strutture ricettive esistenti, la promozione di nuove forme di ospitalità di qualità (bed and breakfast) , emersione e qualificazione della ricettività in seconde case. La promozione turistica I progetti che possono ottenere il finanziamento possono essere indirizzati anche a rafforzare l’identità dei territori; promuovere un sistema di governo, decentrato ed a rete, che permetta di coordinare le politiche locali con quelle settoriali e l’iniziativa privata con quella pubblica. In questa direzione la linea strategica sostiene la realizzazione dei seguenti interventi o azioni: attuazione del Piano di marketing turistico regionale, sostegno alla domanda turistica, creazione di marchi per le aree turistiche. Solo per il marketing, come si evince dal piano finanziario che proponiamo in un grafico, sono previsti circa 22 milioni di euro. Questo significa che si punta ad incentivare il marchio, la qualità. Il piano da’ l’opportunità di ottenere fondi, legati alla finalità turistica, anche per le ristrutturazioni di strutture ricettive già esistenti o di seconde case che in Calabria sono in quantità enormi, con una percentuale nettamente più alta di quella di altre città d’Italia. Le parole chiave sono dunque due: attrarre il turismo e riqualificare, anche attraverso ristrutturazioni. Lavoro e formazione Il Piano turistico regionale oltre ad individuare le azioni finalizzate ad attenuare le criticità del sistema turistico calabrese, individua delle attività trasversali e di supporto all’implementazione delle sue linee strategiche, di competenza di altri Dipartimenti regionali. E qui ci sono degli esempi concreti. Il piano prevede: formazione degli operatori, trasporti; mobilità; rete ecologica; beni culturali; waterfront e borghi; impianti di depurazione. Le azioni trasversali saranno concertate con i Dipartimenti e gli Assessorati della Regione Calabria competenti per settore di intervento, i quali avranno anche il compito di individuare i necessari canali di finanziamento. Insomma in questo caso non rientra tutto nei circa 145 milioni di euro di cui si parla. L’elemento positivo è che esiste una mappa e c’è uno strumento che non solo da’ ordine all’area turistica, ma consente di spendere al meglio i fondi Por. Valido sì, se attuato.

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