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Per l’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro, sono stati ascoltati questa mattina l’ex commissario, Sabrina Santagati, e l’ex direttore amministrativo dell’Arpacal, Stefania Polimeni

CATANZARO – Sono durati alcune ore gli interrogatori dell’ex commissario, Sabrina Santagati, e dell’ex direttore amministrativo dell’Arpacal, Stefania Polimeni, indagate entrambe nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro sui presunti illeciti nell’aggiudicazione della gara per l’acquisto di un immobile destinato a ospitare i laboratori dell’agenzia.

L’ipotesi di reato nei loro confronti è di abuso d’ufficio. Davanti al procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, e al sostituto Alessandro Prontera, Santagati e Polimeni hanno fornito la loro versione riguardo i fatti oggetto dell’inchiesta.

La vicenda per la quale sono indagate Santagati e Polimeni risale al 2009 quando l’Arpacal bandì una gara d’appalto per reperire una nuova sede per i suoi laboratori in provincia di Cosenza. Al bando rispose una sola società, la Efim. L’aggiudicazione venne però bloccata dopo il parere negativo dell’avvocato Valerio Donato, docente della facoltà di Giurisprudenza all’Università «Magna Graecia» di Catanzaro e consulente esterno dell’agenzia.

Poco tempo dopo i nuovi vertici dell’Agenzia, sulla base di altri pareri legali, decisero di annullare la revoca del bando e di procedere quindi all’acquisto dell’immobile dell’Efim per un importo di due milioni e 152 mila euro. Già nelle scorse settimane sono stati sentiti, come persone informate sui fatti, alcuni dirigenti regionali, mentre la polizia giudiziaria ha acquisito nelle sedi dell’Arpacal e dell’Efim tutta la documentazione relativa all’acquisto dell’immobile.

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