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I legali dell’imprenditore lametino hanno reso noto come il tribunale del Riesame ha parzialmente dissequestrato i beni e le aziende del gruppo

LAMEZIA TERME (CZ) – Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha dissequestrato parte dei beni del patrimonio delle aziende della famiglia Perri, sequestrati a marzo scorso (tra cui il centro commerciale Due Mari che resta sotto sequestro) dal nucleo di polizia tributaria di Catanzaro della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione denominata “Nettuno” (che ha coinvolto l’imprenditore della grande distribuzione Francesco Perri) coordinata dal pubblico ministero della Distrettuale antimafia Elio Romano sotto le direttive del procuratore della Repubblica facente funzioni, Giovanni Bombardieri.

Il Tribunale della Libertà (presidente Giuseppe Valea,; giudici a latere Teresa Guerrieri e Federico Zampaoli) ha confermato i decreti di sequestro emessi dal gip Tribunale di Catanzaro Giuseppe Perri il 7 e 8 marzo 2016 relativamente all’intero patrimonio aziendale della società “Centro Commerciale Due Mari srl, nonché alle quote sociali intestate alla “F.P. Holding. Srl e a Perri Pasqualino; intero patrimonio aziendale della società ”Ipermercato Midway srl, nonché alle quote sociali intestate alla “F.P. Holding srl” e a Perri Pasqualino; intero patrimonio aziendale della società “Ega discount srl (che gestisce il supermercato di Sant’Eufemia del gruppo Perri) nonché delle quote sociali intestate alla “F.P. Holding s.r.l.”, a Cefalà Antonio e a Perri Pasqualino. I difensori avvocati di Perri (gli avvocati Francesco Pagliuso, Salvatore Staiano e Gianfraco Giunta), hanno invece ottenuto il dissequestro di tutte le altre società del gruppo, beni e patrimoni familiari ed aziendali diversi da quelli sopracitati: l’Ipermercato Due Mari del centro commerciale, i supermercati di Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e delle altre città della regione nonché le società: “La Nuova Nave Srl”, “Ipermercato Due Mari Srl”, “Stella Marina Srl”, Ega Discount Perri Srl”, “Supermercati DUEP Srl”, “Supermercati Perri Srl”, “PE.D.A. Calabria Srl”, “F.P. Holding Srl”. Il 6 e 7 marzo scorsi il gip dispose un maxi sequestro di beni per un valore di 500 milioni di euro appartenenti a presunti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta dei Iannazzo di Lamezia Terme. Il sequestro coinvolse anche Vincenzino Iannazzo, Pietro Iannazzo, Adriano Sesto, Antonio Provenzano e Antonio Davoli, tutti arrestati nell’ambito dell’operazione “Andromeda”.

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