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Il dramma è avvenuto a Lamezia Terme, dove l’ex dipendente regionale viveva

LAMEZIA TERME – Si è tolto la vita stamattina nella sua abitazione con un colpo di pistola alla testa F.R. di 59 anni. L’uomo, intorno alle 9.30, è stato trovato in una stanza della sua abitazione di via Marconi privo di vita.

Sul posto i carabinieri per i rilievi del caso i quali hanno accertato che l’uomo si è sparato un colpo di pistola in testa con un’arma di sua proprietà. Non dovrebbero esserci dubbi sul suicidio dell’uomo che a dicembre scorso era stato condannato per assenteismo alla Regione Calabria perdendo il posto di lavoro. F.R. insieme ad altri tre colleghi della Regione era stato accusato di truffa ai danni dello Stato e falsità nell’uso dei badge sul luogo di lavoro. A dicembre del 2015 con il rito abbreviato, il gup di Catanzaro, Domenico Commodaro, aveva inflitto pene tra i 10 mesi e un anno per i quattro dipendenti della Regione Calabria (tra cui F.R.) accusati di avere attestato falsamente la loro presenza sul posto di lavoro e quindi indotto in errore l’ente pubblico.

Il gup aveva, inoltre, concesso la sospensione della pena per i quattro imputati. Probabile quindi che l’uomo abbia deciso di togliersi la vita a causa della perdita del posto di lavoro alla Regione.

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