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L'ordigno sequestrato a Lamezia

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LAMEZIA TERME – Probabilmente stavano per compiere un atto intimidatorio, ma sono arrivati i carabinieri e li hanno arrestati rinvenendo anche un ordigno destinato a qualche attività. In carcere ci sono finiti due minorenni, M.M. e A.C., arrestati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Lamezia Terme per fabbricazione, detenzione e porto aggravato, in concorso tra di loro, di un ordigno esplosivo.

Nel corso di un normale servizio di perlustrazione notturno, i militari notavano due soggetti aggirarsi con atteggiamento sospetto in via Pietro Nenni di Lamezia Terme e precisamente nei pressi di un giardino (nella stessa zona è ubicata una palestra dove alcuni giorni fa all’ingresso era stato fatto esplodere un ordigno).

Dopo un breve servizio di osservazione, anche a seguito di alcuni loro particolari movimenti dai quali si era notato con chiarezza il posizionamento e l’occultamento di un oggetto di colore nero, i carabinieri decidevano di bloccare immediatamente i due e, una volta identificati, di sottoporli a perquisizione. Nel corso della stessa, proprio nel punto in cui era stato notato posizionare l’oggetto di colore nero veniva rinvenuto effettivamente un ordigno artigianale a medio potenziale, costituito da miscuglio pulvirulento, innescato con miccia a lenta combustione. Per tali ragioni, a seguito del rinvenimento i due minori venivano condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto.

Dopo gli atti di rito, così come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Catanzaro, i due ragazzi venivano successivamente tradotti rispettivamente presso le case circondariali di Catanzaro e Potenza.

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