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Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis

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Cominciamo da una leggenda; come leggendario è il gruppo a cui il suo nome è legato: Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis. E dopo di Lui grandi nomi della musica internazionale

CATANZARO – Cominciamo da una leggenda; come leggendario è il gruppo a cui il suo nome è legato: Steve Hackett, ex chitarrista dei Genesis. A lui il Festival d’Autunno ideato e diretto da Antonietta Santacroce affida l’apertura della quattordicesima edizione. La data da segnare in rosso è il 12 novembre alle 21 al teatro Politeama di Catanzaro. «Un concerto-evento proposto in esclusiva nazionale, in cui la sublime chitarra acustica di Hackett si accompagna ai virtuosismi delle tastiere di Roger King e all’intrigante sound del poliedrico Rob Townsend ai fiati», scrivono sul sito del Festival presentato ieri mattina dal direttore artistico nel foyer del secondo piano del Politeama. Con Antonietta Santacroce, il dirigente del settore Cultura alla Regione, Pasquale Anastasi (FOTO), il presidente della Camera di Commercio Paolo Abramo (FOTO) a cui si è aggiunto il direttore di Confindustria Catanzaro, Dario Lamanna.

La qualità delle proposte, la sfida di affrontare tematiche spinose e ancorchè di accendere i riflettori sulla storia della Calabria come sull’attualità; la peculiarità di un Festival storicizzato e cresciuto negli anni: queste in sintesi le sottolineature emerse dai diversi interventi durante l’incontro aperto dalla Santacroce. Un cartellone costruito in due parti, come ha avuto modo di spiegare il direttore artistico con una seconda più prettamente culturale che include anche un docu-film prodotto dal festival.

«Come ogni anno – ha detto l’ideatrice del Festival – non ci siamo limitati a proporre solo spettacoli ma abbiamo creato un filo conduttore tra gli eventi in programma, ideando un cartellone nel cartellone: la sezione spettacolistica con i grandi nomi ai quali il pubblico del Festival è ormai abituato e la sezione culturale “Kalon Brion. Lo spirito della Calabria, la Calabria dello spirito”  con sette eventi di approfondimento sulla cultura, la storia, la letteratura, l’attualità della Calabria e del Sud. Una denuncia della questione meridionale, affidata a scrittori, giornalisti, studiosi e artisti di chiara fama, affinché nasca in ognuno di noi maggiore consapevolezza e conseguentemente uno spirito di riscatto in grado di modificare l’attuale triste situazione in cui il Sud e la Calabria in particolare versa».

Il set dedicato agli spettacoli inizia, come detto, col botto. «Dopo i tour mondiali di grande successo degli ultimi anni, con Genesis Revisited e la band elettrica in teatri prestigiosi dei cinque continenti, Steve Hackett cambia di nuovo registro e nel 2016 fa un doppio regalo all’Italia. Torna con uno special acoustic tour, dal titolo “Off the beaten track”». Un viaggio lungo i 45 anni di carriera di Hackett, con brani dei “suoi” Genesis come After the Ordeal, Horizons, Hairless Heart e Blood on the Rooftops, e della sua carrierea solista come Jacuzzi e Hands of Priestess. Non mancheranno pezzi registrati di recente. E tra questi “House of the Faun”, brano ispirato alla Casa del Fauno di Pompei, altro omaggio all’Italia. Lasciamo Hackett e veniamo al secondo dei tre concerti che costituiscono la sezione. Dopo dieci anni – era salito sul palcoscenico del Politeama sempre per il Festival d’autunno con Ornella Vanoni – torna Gino Paoli. Questa volta è in compagnia del pianista Danilo Rea. Voce e piano, dunque, per “Due come noi che…”, 26 novembre alle 21 al Politeama. In scaletta i cult firmati Gino Paoli (NELLA FOTO) ma anche canzoni del repertorio napoletano come Reginella e quelle di cantautori come De André, Tenco e Bindi. Terza proposta.

Massimo Ranieri (NELLA FOTO) porta a Catanzaro per il festival quel che è stato il concerto di apertura di “Umbria jazz” 2016. “Malìa” – 5 dicembre alle 21 sempre al Politeama – segna l’incontro tra il poliedrico Ranieri e una scuderia di accreditati jazzisti di certificato talento: Enrico Rava (tromba e e flicorno), Stefano Di Battista (sax alto e soprano), Rita Marcotulli (pianoforte), Stefano Bagnoli (batteria), Riccardo Fioravanti (contrabbasso). E veniamo per sintesi al secondo set di cui avremo modo di parlare nel dettaglio. La sezione inizia con una produzione del festival martedì 15 novembre al Marca alle 18,30 la Calabria d’epoca bizantina- normanna è il soggetto del film documentario “God blessed Calabria” realizzato dal regista Erminio Perocco. A seguire – tutti gli incontri si terranno al Marca mentre il punto vendita per i concerti quest’anno è alla galleria d’arte “Casa Miglio” su corso Mazzini – “Dio nelle terre di frontiera” il 16 novembre; la presentazione del libro di Carlo Puca “Il Sud deve morire” il 17 novembre; “La Calabria: terra d’incontro nel secondo millennio” il 18 novembre; “Calabria è Arte: La Magna Graecia nelle creazioni di Gerardo Sacco” 19 novembre; “C’era una volta. Fiabe calabresi a teatro”, martedì 22.

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