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Il palazzo comunale di Lamezia

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Perquisizione negli uffici del Comune di Lamezia e sequestro di alcuni computer. Gli uffici di via Perugini sono infatti stati “visitati” dai carabinieri che, su delega della Procura, hanno sequestrato alcuni computer nella sala server. E non si esclude che l’interruzione del collegamento da ieri del sito internet del Comune di Lamezia e quindi anche del blocco delle attività on line, sarebbe da collegare al sequestro dei carabinieri.

Nel fascicolo risultano iscritti tre indagati con l’accusa di abuso d’ufficio e falso, mentre non ci sarebbe un collegamento fra il blitz dei carabinieri al Comune e il lavoro della commissione d’accesso. Gli indagati sono: Giuseppe De Fazio, responsabile area informatica; Teresa Bambara, dirigente; Giovanni Iannazzo, responsabile area finanziaria. 

La notizia, anticipata nell’edizione cartacea di oggi del Quotidiano, è stata confermata anche dai carabinieri che sono stati spediti al Comune dalla Procura dalla Repubblica di Lamezia Terme a seguito della denuncia di un dirigente dello stesso Ente lametino per una pratica sospetta. A rivolgersi alla magistratura è stato il comandante della polizia locale di Lamezia, Salvatore Zucco.

Dal 9 giugno scorso, come si ricorda, al Comune di Lamezia si è insediata la commissione d’accesso antimafia disposta dal prefetto di Catanzaro Luisa Latella «ricorrendo la necessità di svolgere approfonditi accertamenti – si leggeva nella nota del prefetto – al fine di verificare la sussistenza di collegamenti, diretti o indiretti, con la criminalità organizzata degli amministratori del comune di Lamezia Terme».

La commissione, composta dal viceprefetto Massimo Mariani, presidente della commissione, ma promosso prefetto e trasferito a Foggia, il colonnello dei carabinieri Alceo Greco, comandante del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri e il capitano della finanza Alberto Mollica, capo ufficio operazioni del comando provinciale della Guardia di finanza.

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