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Alcuni componenti della banda ripresi al Bancomat

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Hanno rapinato un anziano in casa, in piena notte, minacciandolo con un coltello per farsi consegnare denaro contante e la carta Bancomat, quindi sono fuggiti.

Quattro mesi dopo quella notte di terrore in una casa del quartiere Sant’Eufemia, i Carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme, supportati dai militari del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno arrestato sei persone e denunciato un minorenne, ritenuti responsabili, a vario titolo, della rapina.

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Si tratta di una banda composta da quattro uomini, due donne e un giovane. In carcere sono finiti Mario Bevilacqua, 42 anni; Cosimo Bevilacqua, 24; Davide Bevilacqua, 20; Damiano Berlingeri, 35, tutti già noti alle forze dell’ordine. Agli arresti domiciliari sono state poste Antonella Berlangieri, 42, e Maria Jessica Bevilacqua, 22. Il minore è stato, invece, denunciato alla Procura della Repubblica del tribunale dei minori.

GUARDA IL VIDEO DEGLI ARRESTI

Nel corso dell’operazione sono state eseguite diverse perquisizioni nella zona delle palazzine popolari di San Pietro Lametino di Lamezia Terme. Secondo quanto ricostruito nelle indagini, la banda si sarebbe divisa in due gruppi. Alcuni si sarebbero introdotti nell’abitazione dell’anziano, altri sarebbero rimasti fuori per controllare la zona.

L’anziano, mentre si trovava a letto, ha sentito alcuni rumori, ma è stato subito minacciato da alcune persone che, impugnando un coltello e sbattendolo con il volto a terra, gli avrebbero detto: “Dammi i soldi o ti ammazzo”. A quel punto l’uomo ha consegnato il poco denaro che aveva in casa e la tessera Bancomat con il codice pin.

La banda sarebbe, quindi, fuggita a bordo di due autovetture. Durante il tragitto i malviventi hanno effettuato alcuni prelievi Bancomat e persino il rifornimento di carburante della propria autovettura, utilizzando sempre la tessera della vittima.

Le indagini dei carabinieri, grazie alla visione di centinaia di filmati ripresi dalle telecamere di sicurezza del comprensorio, hanno consentito di ricostruire tutto il percorso compiuto dalla banda, passando dal centro di Nicastro e dal distributore di carburante dove il gruppo si era fermato, consentendo di fare scattare gli arresti avvenuti oggi. 

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