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L'avvocato Francesco Pagliuso

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – L’Ordine degli avvocati di Lamezia si costituirà parte civile all’udienza preliminare del 19 febbraio prossimo per la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Marco Gallo, presunto insospettabile killer dell’avvocato penalista Francesco Pagliuso, ucciso nella tarda sera del 9 agosto 2016.

L’Ordine degli avvocati di Lamezia, ha deliberato la costituzione di parte civile «nell’interesse dell’intera avvocatura lametina» dichiara in una nota l’avvocato Antonello Bevilacqua, presidente dell’Ordine forense lametino. Il gip Pietro Carè ha fissato per il 19 febbraio prossimo l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio contro Gallo (di recente accusato anche di associazione mafiosa, di aver fatto parte cioè della cosca Scalise con a capo Luciano Scalise, raggiunto a sua volta da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto il mandante del delitto Pagliuso).

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Le indagini sull’omicidio dell’avvocato, infatti, fecero emergere gli stretti rapporti fra gli Scalise e Marco Gallo e i contrasti fra Pagliuso e gli Scalise, che sarebbero iniziati quando Daniele Scalise (ucciso a giugno 2014, figlio di Pino e fratello di Luciano) avrebbe incontrato Pagliuso nel periodo di latitanza dello stesso Daniele Scalise che avrebbe accusato Pagliuso di non averlo difeso in maniera adeguata in alcuni processi.

Pagliuso avrebbe pagato con la vita i contrasti fra i gruppi dei Mezzatesta e degli Scalise e anche la difesa al processo di Domenico e Giovanni Mezzatesta, condannati a 20 anni di carcere per il duplice omicidio di Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio. Pagliuso avrebbe anche aiutato Domenico Mezzatesta quando era latitante per il duplice delitto e questo avrebbe infastidito gli Scalise. Gallo è in carcere da luglio 2017 con l’accusa anche di essere il killer degli omicidi di Gregorio Mezzatesta – il dipendente delle Ferrovie della Calabria ucciso a Catanzaro il 24 giugno 2017 – e di Francesco Berlingieri, il fruttivendolo freddato a Lamezia 2017. A marzo 2018 per Marco Gallo giunse l’ordinanza di custodia cautelare anche per l’omicidio Pagliuso.

I carabinieri lavorarono per oltre un anno alla soluzione del caso che trovò diverse analogie con gli altri due omicidi, grazie ai quali si è arrivati a dare un volto e un nome al “podista” in maglietta e calzoncini che si aggirava nelle sere precedenti all’omicidio Pagliuso in orari improbabili attorno alla villa del penalista.

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