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Il commissariato di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Il Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica Salvatore Maria Curcio e del Sostituto Marta Agostini, ha dato esecuzione a 2 Ordinanze di misure cautelari personali emesse dal Giudice per le indagini preliminari, Emma Sonni, nei confronti di Franco Antonio Di Spena e Antonio Pitagora, entrambi di Lamezia Terme.

I due lametini sono accusati di tentata estorsione, minacce, lesioni e danneggiamento.

In particolare, il 19 Luglio Diego Giordano, titolare dell’azienda pubblicitaria denominata “Pubblisud Giordano srl”, ha denunciato di aver subìto un tentativo di estorsione, finalizzata all’acquisizione di alcuni cartelli pubblicitari installati sul territorio lametino, messa in atto dallo zio materno Antonio Pitagora, con la collaborazione di Franco Antonio (detto Tony) Di Spena, quest’ultimo pluri pregiudicato.

Di Spena, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe «minacciato più volte Giordano, dicendogli di non avvicinarsi più ai cartelli altrimenti gli avrebbe sparato e lo avrebbe lasciato morire per terra. Nella stessa occasione lo afferrava per il collo sbattendolo con la schiena sul portellone posteriore della sua auto urlandogli “ ti ammazzo” e provocandogli lesioni e un trauma contusivo. Gli indagati, in altre circostanze, danneggiavano – scrivono in una nota gli agenti di Polizia – alcuni cartelloni pubblicitari di proprietà dell’azienda di Giordano, siti in via del Progresso di Lamezia Terme».

La polizia ha, quindi, avviato «attività investigative che hanno permesso di acclarare responsabilità in capo ai due soggetti. Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria».

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