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Controlli dei carabinieri a Maida

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MAIDA (CATANZARO) – Prima le risse fra stranieri nel centro storico, poi l’arresto di due coniugi per rapina dopo un’aggressione (sempre nel centro storico). Ora un altro episodio che scuote ancora la comunità maidese.

Un uomo, infatti, avrebbe aggredito una donna colpendola con una scopa mandandola in ospedale. Lui, però, non è uno qualunque, ma un assessore nonché volontario della Croce Rossa (al momento dell’aggressione pare indossasse la divisa della Croce Rossa).

Lei, la donna, sarebbe stata aggredita nella serata del 30 luglio scorso al termine – secondo quanto appreso – di una discussione con l’assessore iniziata per una perdita d’acqua dell’abitazione della donna. Secondo la versione che la signora ha reso ai carabinieri che sono poi intervenuti, poiché l’allagamento avrebbe interessato alcuni materassi che si trovavano all’interno dell’abitazione, la donna li avrebbe portati all’esterno di casa per farli asciugare. A quel punto, l’assessore, che sembra si trovasse di passaggio sul posto, sarebbe stato invitato dalla donna – in quanto suo conoscente – ad aiutarla, ma per tutta risposta l’assessore avrebbe invece riferito alla donna di togliere i materassi altrimenti avrebbe chiamato i carabinieri per farla multare.

A quel punto la donna avrebbe risposto all’assessore dicendogli che sarebbe stata lei a chiamare i carabinieri per quanto gli era accaduto. Da qui la discussione sarebbe degenerata in quanto l’assessore avrebbe insultato la donna che sbatteva la scopa a terra.

Secondo il racconto sull’accaduto, a quel punto l’assessore avrebbe afferrato la scopa, con manico in metallo, tentando di colpire alla testa la donna che, alzando il braccio, sarebbe riuscita a evitare il colpo ma l’assessore avrebbe continuato colpendo la donna al fianco sinistro provocandogli forti dolori e ecchimosi tant’è che la presunta vittima avrebbe perso conoscenza per qualche secondo. In quel momento sarebbe stato poi un ragazzo a intervenire bloccando l’assessore/volontario Croce Rossa. Poi l’arrivo dei carabinieri sul posto ai quali la donna avrebbe raccontato l’accaduto sul quale ora sono in corso le indagini.

Insomma un altro episodio che rompe la quiete di Maida dopo alcune risse fra extracomunitari che si sono verificate nel centro storico di Maida e dopo l’arresto eseguito dai carabinieri nei giorni scorsi di due coniugi di nazionalità bulgara, ritenuti responsabili di rapina aggravata, estorsione e violenza privata, perpetrate a danno di una loro connazionale.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, la donna, conoscendo quelli che poi sarebbero stati i suoi aggressori, avrebbe aperto la porta di casa, ma sarebbe stata percossa, strattonata, minacciata e privata violentemente di un borsellino, contenente dei risparmi, guadagnati nel corso degli ultimi mesi come bracciante agricola, oltre a tre grosse buste di indumenti che la malcapitata aveva preparato per un imminente viaggio di ritorno nella terra d’origine. Un episodio su cui hanno fatto luce i carabinieri che hanno arrestato i due coniugi di nazionalità bulgara su ordine del gip di Lamezia.

L’episodio si era consumato nella notte del 18 luglio, presso l’abitazione della vittima – nel centro storico di Maida – soccorsa dai carabinieri i quali sono riusciti qualche ora dopo a recuperare e riconsegnare alla vittima la somma di 1.830 euro, gli indumenti che gli erano stati sottratti e individuare i due coniugi arrestati.

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