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Le immagini da Itamilradar

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CATANZARO – Chi ha immaginato la possibile guerra in Ucraina come qualcosa di distante da noi, dovrà ricredersi. Da alcune ore, infatti, il mare Ionio, proprio davanti la costa della Calabria, si è trasformato in area di “scontro” tra l’America, sostenuta dalle forze Nato, e la Russia. Davanti alle coste calabresi si trovano, infatti, la portaerei statunitense “Truman” e l’incrociatore russo “Maresciallo Ustinov”.

La portaerei ospita sessanta cacciabombardieri F-18 Hornet pronti a decollare verso il confine orientale della Nato e in grado di raggiungere il Mar Nero, mentre l’incrociatore è una delle più grandi unità da combattimento della flotta russa, lungo oltre 180 metri e noto come il “killer di portaerei”.

Sabato scorso lo “Ustinov” ha fatto il suo ingresso nello Ionio, dove si trova la “Truman”, facendo scattare il sistema di allerta della Nato. In pochi minuti, da Sigonella sono partiti i ricognitori Boeing E-8 Poseidon dell’Us Navy che pattugliano da allora, con cambi continui, la zona di mare dove si trova la portaerei, come dimostrano anche gli schemi riportati dai satelliti.

In questo momento, dunque, il Mediterraneo è al centro di un vorticoso movimento di navi e aerei militari. Domenica i caccia Rafale della portaerei francese Charles De Gaulle sono intervenuti per tenere una formazione di bombardieri russi a distanza di sicurezza dall’ammiraglia che si trovava in navigazione non lontano da Cipro. La squadriglia di Mosca è la stessa che nei giorni scorsi è stata protagonista di duelli molto ravvicinati con gli aerei spia americani, che hanno provocato una protesta formale del Pentagono.

Tutto questo a pochi chilometri da noi, spostando sensibilmente gli effetti di una possibile guerra che si credeva essere lontana e che, invece, coinvolge l’Europa e l’Italia molto di più di quanto si potesse pensare.

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