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La protesta degli agricoltori calabresi alla Cittadella di Germaneto

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CATANZARO – Quasi 500 mezzi agricoli, perlopiù trattori, hanno letteralmente invaso già a partire dalle prime ore di stamattina il parcheggio della Cittadella regionale, sede della Regione Calabria, per chiedere all’Amministrazione un netto cambio di passo e soluzioni rapide alle vertenze del settore agricolo calabrese.

Riuniti dal Movimento Territorio e Agricoltura, apartitico e asindacale, e guidati dal presidente Matteo Talarico e dal vicepresidente Fruci, gli agricoltori provenienti dai territori di Catanzaro, Lamezia, Crotone e Vibo Valentia, hanno dunque manifestato tutta la loro rabbia per una situazione che li vede ormai allo stremo delle forze, denunciando il crollo dei prezzi al campo, l’aumento vertiginoso dei costi della materie prime e la concorrenza sleale di altri Paesi extra-europei che stanno causando il crollo dei redditi  determinando, spiegano, «la morte di tantissime aziende».

E lo hanno fatto anche attraverso un documento ufficiale indirizzato al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, e all’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, con i quali i manifestanti – in numero almeno doppio rispetto ai mezzi con i quali sono giunti in Cittadella – hanno chiesto di potersi confrontare già nella mattinata di oggi.

Il presidente Occhiuto è però assente, impegnato a Roma, ma i manifestanti presidieranno almeno fino alle ore 16 in attesa che qualcuno scenda dal Palazzo ad ascoltarli, annunciando ulteriori azioni anche a livello nazionale in caso di una mancata risposta.

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