X
<
>

Mimmo Barile

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – L’inchiesta sull’ammanco da 500 mila euro nelle casse della Field arriva al capolinea. E l’ex presidente della “Fondazione innovazione emersione locale disegno del territorio”, Domenico Barile, finisce agli arresti domiciliari. Peculato l’accusa ribadita dal sostituto procuratore, Paolo Petrolo, a carico dell’indagato, sulla scia delle indagini portate avanti dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro spediti ancora una volta dal magistratro a setacciare ogni angolo degli uffici amministrazione delle strutture rientranti nella sfera giuridica di Barile (Nord hotel srl di Rende commercialmente chiamato Hotel Mercure e Hotel Centrale di Cosenza) e della sua stessa abitazione, oltre che di quella di tutte le persone “che – si legge nel provvedimento – per il loro atteggiamento o per i loro rapporti con l’indagato potrebbero far nascere il sospetto di occultare sulla loro persona tutti o parte dei beni ricercandi”. 

SCOPRI IL DOSSIER DINAMICO CON TUTTI GLI ARTICOLI
SUL CASO DEL BUCO NELLE CASSE DELLA FIELD

Insomma, nulla è stato lasciato al caso dal sostituto procuratore, Paolo Petrolo, che, peraltro, già nella prima fase delle indagini, era riuscito a mettere le mani su venti assegni circolari, di importo diverso e con destinatari diversi, per un totale di 500 mila euro, dunque pari all’ammanco riscontrato nelle casse della Field. E, tutti, con un’unica firma, quella di Domenico Barile. Il quale, da parte sua, dopo essere stato sospeso dalla presidenza dell’Ente, proprio in seguito al “buco” nel bilancio denunciato dal presidente del collegio dei revisori, Maurizio De Filippo, si era, in tutta fretta, impegnato a coprire l’ammanco, proponendo a garanzia una fideiussione, e chiedendo, per voce degli avvocati Roberto Le Pera (del Foro di Cosenza) e Giancarlo Pittelli ed Enzo Galeota (del foro di Catanzaro), di essere sentito dalla magistratura. Ma nulla aveva potuto per far cambiare idea al magistrato che, tassello dopo tassello, aveva costruito un teorema accustaorio tale da convincere il gip Maria Rosaria De Girolamo ad applicare a carico di Barile la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE