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Il tribunale di Catanzaro

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LAMEZIA TERME – Tre ergastoli, pene da un massimo di 30 anni a un minimo di 4 mesi e sei assoluzioni. Questa la sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare di Catanzaro, Gaetano De Gregorio, contro i 39 imputati (giudicati con il rito abbreviato) del processo “Andromeda” contro i clan Iannazzo, Daponte e Cannizzaro.

LEGGI LA NOTIZIA SULLE RICHIESTE E I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE ANDROMEDA

La Direzione distrettuale antimafia ha contestato, a vario titolo, l’associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni, armi e per alcuni impenditori concorso esterno in associazione mafiosa, mentre altri due imputati erano accusati di concorso in due omicidi e un tentato omicidio, commessi nell’ambito della guerra di mafia fra i Torcasio ed i Cannizzaro. Tutti coinvolti nell’operazione “Andromeda” scattata il 14 maggio 2015 condotta dalla Squadra mobile e dal Gico della Guardia di finanza e coordinata dalla Dda di Catanzaro. Accolte quasi in toto, dunque, le richieste del pm Elio Romano.

Le condanne

  1. Vincenzino Iannazzo (18 anni);
  2. Francesco Iannazzo (12 anni);
  3. Antonio Davoli (14 anni);
  4. Antonio Provenzano (14 anni e 8 mesi);
  5. Pietro Iannazzo (14 anni e 8 mesi);
  6. Giovannino Iannazzo (14 anni);
  7. Antonio Iannazzo (assolto);
  8. Emanuele Iannazzo (14 anni);
  9. Peppino Buffone (assolto);
  10. Adriano Sesto (8 anni);
  11. Bruno Gagliardi (ergastolo);
  12. Alfredo Gagliardi (ergastolo);
  13. Francesco Costantino Mascaro (10 anni);
  14. Domenico Cannizzaro (8 anni);
  15. Mario Chieffallo (8 anni);
  16. Antonio Chieffallo (8 anni);
  17. Vincenzo Torcasio “giappone” (30 anni);
  18. Peppino Daponte (8 anni);
  19. Peppino Marrazzo (assolto);
  20. Pasquale Lupia (8 anni);
  21. Antonio Liparota (assolto),
  22. Vincenzino Lo Scavo (assolto);
  23. Francesco Salvatore Pontieri (8 anni);
  24. Domenico Antonio Cannizzaro (12 anni);
  25. Antonino Cannizzaro (8 anni);
  26. Angelo Anzalone (ergastolo);
  27. Gino Giovanni Daponte (14 anni);
  28. Santo Iannazzo (14 anni);
  29. Gregorio Scalise (8 anni);
  30. Antonio Muraca (4 anni e 8 mesi);
  31. Antonello Caruso (assolto);
  32. Angelo Provenzano (un anno e 6 mesi);
  33. Vincenzo Giampà (8 anni e 8 mesi),
  34. Claudio Scardamaglia (11 anni e 4 mesi);
  35. Nathalie Angele Zingraff (4 mesi);
  36. Matteo Vescio, collaboratore di giustizia (4 anni e 8 mesi);
  37. Pietropaolo Stranges, collaboratore di giustizia (4 anni);
  38. Gennaro Pulice, collaboratore di giustizia (8 anni).

Alcuni imputati sono stati condannati anche a risarcire le parti civili: l’associazione lametina antiracket (80.000 euro) Comune di Lamezia Terme (80.000 euro) e gli imprenditori Armando Mazzei (70.000 euro), Salvatore Mazzei (150.000 euro) e Vincenzino Strangis (100.000 euro).

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