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Il Tribunale di Catanzaro

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LAMEZIA TERME (CZ) – I pubblici ministeri Chiara Bonfadini e Romano Gallo, sostituti procuratori della Repubblica della Dda di Catanzaro, il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e il procuratore Nicola Gratteri, hanno chiuso le indagini per 31 persone (su 43 indagati complessivi) coinvolte nell’inchiesta “Alibante”, scattata a maggio 2021 nei confronti di 19 persone (8 in carcere, 9 ai domiciliari e 2 raggiunti da una interdittiva) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.

Come si ricorderà, le indagini sono state avviate a seguito della presentazione, da parte di imprenditori lametini, di denunce relative a estorsioni poste in essere da appartenenti alla cosca Bagalà, operante sulla zona costiera compresa tra i comuni di Nocera Terinese e Falerna.

Nel corso delle indagini sono emersi, altresì, rapporti illeciti tra la cosca ed alcuni esponenti delle amministrazioni comunali di Falerna e Nocera Terinese (tra cui gli ex sindaci dei due comuni, l’inchiesta, tra l’altro, ha causato lo scioglimento anticipato del consiglio comunale di Nocera Terinese per infiltrazione mafiose) con capacità di influenza su processi decisionali, amministrativi ed elettivi.

Le indagini sono state chiuse nei confronti di Domenico Aragona, Ferdinando Aragona, Francesca Bagalà, Maria Rita Bagalà, Emilio Barletta, Peppino Calidonna, Francesco Cardamone, Renzo Cardamone, Antonio Cario, Alfredo Carnevale, Giovanni Costanzo, Vincenzo Dattilo, Francesco Antonio De Biase, Luigi Ferlaino, Alessandro Gallo, Mario Gallo, Raffaele Gallo, Antonio Gedeone, Umberto Gedeone, Andrea Gino Giunti, Roberto Isabella, Giovanni Eugenio Macchione, Vittorio Macchione, Antonio Rosario Mastroianni, Vittorio Palermo, Eros Pascuzzo, Benito Provenzano, Alessandro Rubino, Antonio Pietro Stranges, Maria Rosaria Virardi.

Rispetto ai 43 indagati complessivi, sono 12 ora le posizioni stralciate: Pasquale Motta, Domenico Aragona, Bruno Malvaggio, Enzo Pandolfo, Michele e Rosario Aragona, Salvatore Grandinetti, Ugo Barletta, Gino Strangis, Giuseppe Scandinaro, Paolo Cosentino, Luciano Gerardo Esposito e Luca Furgione.

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