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Il Comune di Rosarno i cui organi elettivi sono stati sciolti nel 2021

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CATANZARO – Primato calabrese per lo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose nel 2021. E caos amministrativo che emerge dai resoconti dei commissari. Dalla relazione del ministero degli interni sulle attività delle commissioni straordinarie che governano enti locali su cui si sono allungati i tentacoli dei clan, si evince che gli scioglimenti di consigli comunali disposti sono stati 14, di cui 4 in Calabria, 4 in Sicilia, 2 in Campania e 4 in Puglia.

In Calabria è toccato ai Comuni di Guardavalle (il cui scioglimento è stato peraltro recentemente annullato dal Consiglio di Stato), Nocera Terinese, Simeri Crichi e Rosarno. Il primato è calabrese anche con riferimento agli enti attualmente commissariati (18 in Calabria, 16 in Sicilia, 8 in Puglia, 6 in Campania, 1 in Basilicata, 1 in Valle d’Aosta). Nel 2021 erano, dunque, in tutto 50 le amministrazioni commissariate, 16 delle quali provenienti da due pregressi scioglimenti, e tra questi Amantea (il cui scioglimento fu annullato nel 2008), Delianuova, Careri, Siderno, Sinopoli, Guardavalle.

GLI SCIOGLIMENTI DEL 2021

Ma ci sono anche Comuni con tre pregressi scioglimenti come Africo (di cui uno annullato nel 2003). Nel novero anche le Asp di Catanzaro e Reggio Calabria, e quest’ultima accorpa peraltro l’Asl di Locri e l’Asp 5 di Reggio sciolte rispettivamente nel 2006 e nel 2008. Per 35 gestioni commissariali è stata disposta la proroga di sei mesi e tra esse ci sono, in Calabria, Siderno, Casabona, Crucoli, Delianuova, Palizzi, Stilo, Sinopoli, Africo, Cutro, San Giorgio Morgeto, Sant’Eufemia d’Aspromonte. Nel 2021 hanno rinnovato gli organi elettivi quattro Comuni calabresi (Casabona, Crucoli, Delianuova e Siderno). Da rilevare che lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di enti locali al Nord ha a che fare con la criminalità organizzata calabrese e con la delocalizzazione delle mafie, fenomeno evidenziato nella relazione.

È il caso di Saint Pierre, il primo Comune in assoluto sciolto per mafia in Valle d’Aosta, le cui vicende non possono essere lette in maniera disgiunta da fatti giudiziari che si intrecciano con lo scioglimento del Comune di San Giorgio Morgeto, nel Reggino, in quanto in entrambe le amministrazioni – coinvolte nell’inchiesta “Geenna” – sono state riscontrate infiltrazioni della stessa cosca di ‘ndrangheta. Il disordine amministrativo è una costante nei Comuni sciolti, secondo quanto accertato dalle commissioni straordinarie, e proprio questa condizione, unitamente alle difficoltà finanziarie in cui si dibattono gli enti, favorisce la permeabilità all’infiltrazione mafiosa. In questo contesto, la gestione poco attenta comporta il venir meno della qualità dei servizi con l’aumento generalizzato delle aliquote, come si è visto, per esempio, nel caso di Siderno.

ASP DI REGGIO E CATANZARO

La commissione straordinaria di Reggio ha cessato la sua attività dopo i primi due mesi del 2021 e ha proseguito le attività avviate nel 2020. Quella di Catanzaro ha operato, per ripristinare la legalità, fino a settembre, prestando particolare attenzione alla riorganizzazione degli uffici, a partire dalla “Gestione tecnico-patrimoniale”; inoltre, ha dato impulso a tutte le procedure amministrative finalizzate al superamento del regime di proroghe che caratterizzavano numerosi affidamenti. Un’ulteriore misura adottata riguarda la razionalizzazione dei costi di “Manutenzione e riparazione”, i cui effetti, a regime e fino al 2023, si tradurranno per l’Azienda in consistenti risparmi, stimati in questi termini: 80.000 euro annui per il servizio di manutenzione ordinaria dei condizionatori; 490.000 euro annui derivanti dalla riduzione della bolletta elettrica attraverso interventi di autoproduzione energetica e ad interventi di razionalizzazione del consumo; 3.500.000 euro annui quale quota di efficienza energetica.

INTERVENTI NEI COMUNI

A Sinopoli i commissari hanno adottato una nuova disciplina in materia di videosorveglianza sul territorio comunale e hanno revisionato la disciplina nel settore dei tributi, in particolare della Tari e dell’imposta unica, adottando anche il regolamento sulle entrate generali. Mentre a Stilo è stato avviato il procedimento relativo alla disciplina e l’utilizzo dei terreni demaniali comunali adibiti agli usi civici ed è stato adottato il regolamento di polizia mortuaria. Sempre a Stilo è stato rielaborato il capitolato d’appalto del servizio dei rifiuti solidi urbani e differenziata ed è stata effettuata la gara di appalto per l’esternalizzazione del servizio.  A Siderno la Commissione straordinaria ha ereditato aliquote di riscossione applicate al livello massimo stabilito dalla legge rimaste invariate. Prosegue la lotta all’evasione: per i canoni idrici non riscossi sono stati notificati solleciti per 4,8 milioni relativi al periodo 2016-19 ma l’intento è garantire la fatturazione su base annua. A Crucoli particolare attenzione è stata rivolta alla manutenzione dei plessi scolastici per migliorarne l’efficienza, la funzionalità e le condizioni di sicurezza. La Commissione di Amantea ha avviato la stesura del Piano dei Servizi di Zona, attraverso la programmazione delle risorse regionali e nazionali finalizzate ad erogare i servizi ad anziani, disabili, famiglie, minori, donne in difficoltà.

CARENZA DI PERSONALE

Un problema atavico è la carenza di personale. Emblematico il caso di Casabona, dove la presenza di un solo agente di polizia locale peraltro part-time e di categoria B «non ha permesso inizialmente alla Commissione straordinaria alcuna gestione del servizio ispettivo, né tantomeno di programmare una serrata attività di recupero delle sanzioni amministrative (per violazione del codice della strada o per altre sanzioni)». I commissari hanno assunto full time l’agente, progredito alla categoria C, più un’altra unità, sempre di categoria C, a tempo pieno, al fine di svolgere un’attività ispettiva più efficace. La Commissione ha rivolto particolare attenzione alla necessità di restituire funzionalità alla macchina amministrativa in sofferenza a causa del mancato ricambio generazionale dopo vari pensionamenti.

Sono stati pertanto stabilizzati due ex Lpu e sono state fatte altre due assunzioni. A Siderno, a causa del pensionamento di vari dipendenti, tra cui due responsabili di settore, sono state avviate nuove selezioni ed è stato rafforzato il Comando di polizia municipale con due assunzioni a tempo di agenti e altre due procedure in corso. A Nocera Terinese il potenziamento dei servizi è stato attuato con l’aumento delle ore concesse al personale part-time per le undici unità presenti e con l’assunzione di figure apicali che erano assenti nei tre settori strategici dell’ente. A Palizzi, data l’assenza di categorie D, vi era difficoltà a svolgere servizi essenziali e sono stati assunti due responsabili di settore per l’«inidoneità» dei precedenti dirigenti.

IL DISSESTO FAVORISCE LE INFILTRAZIONI

Il caos amministrativo, quel disordine che spesso porta a una mala gestio sotto il profilo della contabilità, è l’humus su cui attecchisce il condizionamento mafioso. Emerge dai resoconti dei commissari straordinari che governano i Comuni sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata. «Gli accessi ispettivi e le relazioni prodotte dalle diverse commissioni  straordinarie hanno evidenziato che la maggioranza degli enti commissariati,  oltre a presentare situazioni di diffuso disordine amministrativo, si trovano in  condizioni finanziarie deficitarie, circostanze che favoriscono oggettivamente la  permeabilità dell’ente alle ingerenze esterne e il condizionamento delle  associazioni criminali», è detto, tra l’altro, nella relazione del ministero degli Interni sulle attività svolte nel 2021 dalle Commissioni prefettizie. Attività incentratesi prevalentemente sulle esigenze di risanamento amministrativo e ripristino delle regole, dopo i danni fatti da quella «diffusa trascuratezza nella tutela dell’interesse pubblico, attribuibile in parte all’operato dell’apparato burocratico ma, soprattutto, alla responsabile inerzia o alla tacita connivenza degli organi politici che, nella generalità dei casi, non hanno esercitato le funzioni loro proprie di controllo e di direzione politico-amministrativa, lasciando spazio ai sodalizi e agli interessi della criminalità organizzata».

IL DISORDINE RENDE LE AMMINISTRAZIONI PERMEABILI

Ecco perché gli sforzi dei commissari sono tesi alla riorganizzazione dell’apparato amministrativo e al miglioramento dei servizi che non possono prescindere dal risanamento dei bilanci, spesso gravati da pregressi dissesti o pre-dissesti finanziari. «I resoconti degli organi di gestione straordinaria hanno evidenziato che gli squilibri finanziari sono dovuti principalmente ad anomalie e irregolarità in materia di imposizione e riscossione tributaria, fattori che attestano l’assenza di puntuali direttive e controlli da parte degli amministratori, se non addirittura la connivenza degli stessi al fine di aumentare il consenso della popolazione e favorire i malavitosi locali – è detto ancora nel dossier -. La gestione finanziaria poco attenta dell’ente locale da parte degli  amministratori comporta inevitabilmente una serie di effetti svantaggiosi per la  cittadinanza che solitamente conseguono alla riduzione della spesa pubblica con  evidenti riflessi negativi sulla quantità e qualità dei servizi offerti, a cui si  aggiunge in caso di grave crisi finanziaria l’eventuale dichiarazione di dissesto  che comporta ex lege l’aumento generalizzato fino alla misura massima  consentita delle aliquote e tariffe di base delle imposte».

È il caso di Siderno, dove, a fronte di una mancata riscossione dei tributi che ha portato i commissari a sollecitare arretrati per 5 milioni solo per i canoni idrici dal 2016 al 2019, le aliquote applicate sono al massimo previsto dalla legge. Una situazione, quella delle tariffe, ereditata dai commissari che le hanno pertanto lasciate invariate.  Ma di casi analoghi se ne potrebbero citare a iosa.

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