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La sede della procura della Repubblica di Catanzaro

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A un mese dall’addio di Gratteri, parte la corsa per la nomina del nuovo procuratore capo di Catanzaro: 9 le candidature presentate

CATANZARO – Non è passato neppure un mese dall’addio di Nicola Gratteri alla procura distrettuale di Catanzaro partito alla volta di Napoli per dirigere la procura più grande d’Italia, ma nel capoluogo calabrese ormai da tempo tutte le attenzioni sono sul nome del successore.

La procura di Catanzaro è una sede particolarmente delicata. Ha competenze su alcuni dei territori più problematici sotto il profilo della criminalità organizzata che, come evidenziato anche dalle ultime inchieste dello stesso Gratteri, registrano la presenza di cosche spietate e potenti con influenze che vanno ben oltre i confini calabresi. Dalle cosche del vibonese (Mancuso su tutti) a quelle del Crotonese (ad esempio i Grande Aracri). Senza dimenticare i clan del Catanzarese e del Cosentino particolarmente attivi e radicati sul territorio.

Una procura, quindi, la cui direzione assume un ruolo determinante nella lotta alla criminalità organizzata non solo calabrese ma nazionale. Il termine per richiedere l’assegnazione alla guida della distrettuale di Catanzaro è scaduto. Allo scoccare della mezzanotte il registro delle domande presentate si è fermato a 9.

A presentare la domanda due procuratori in servizio, Salvatore Curcio, attualmente alla procura di Lamezia Terme, e Alberto Liguori, oggi alla procura di Terni. Hanno presentato richiesta anche il procuratore generale di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, che a Catanzaro in passato ha svolto il ruolo di sostituto procuratore, e il consigliere di Corte di Cassazone Domenico Fiordalisi. Le altre cinque domande, invece, provengono da altrettanti procuratori aggiunti. In particolare, hanno fatto richiesta di succedere a Nicola Gratteri: Rosa Volpe (fino a qualche settimana fa facente funzioni a Napoli), Vincenzo Capomolla (attuale facente funzioni a Catanzaro), Giuseppe Lombardo (attualmente a Reggio Calabria), Luca Tescaroli (in servizio a Firenze) e Antonio D’Amato (aggiunto a Santa Maria Capua Vetere.

Chiusa la fase di presentazione delle domande, la nomina del nuovo procuratore capo di Catanzaro entra nella fase di valutazione. La prima ad esprimere un parere sul possibile successore di Gratteri sarà la Commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della Magistratura. A seguire la decisione finale passera al Plenum del Csm che dovrà valutare la proposta avanzata dalla Commissione per poi procedere alla nomina.

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