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L'abbattimento dell'ultimo diaframma della galleria della metro di Catanzaro

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Abbattuto l’ultimo diaframma della galleria della metro di Catanzaro. L’opera collegherà il centro cittadino con Germaneto

CATANZARO – È caduto l’ultimo diaframma che separava i due imbocchi della galleria naturale della Metropolitana di superficie di Catanzaro, un’opera che modificherà il volto della viabilità e dei collegamenti della città capoluogo.

Un progetto finanziato con i fondi del Programma operativo regionale (Por) e che, una volta ultimato, collegherà il centro cittadino con la località Germaneto dove sorgono  il Campus universitario, la Cittadella regionale ed il Policlinico universitario.

Ieri mattina, alle 10, la cerimonia di demolizione, inserita nella solennità della celebrazione della festività di Santa Barbara, la protettrice di artiglieri, minatori e pompieri. Erano presenti, con il presidente della Regione Roberto Occhiuto anche il dirigente generale  all’Ambiente e responsabile  del procedimento dell’opera, Salvatore Siviglia, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, la sottosegretaria Wanda Ferro, il vicesindaco della città Giuseppina Iemma e altri amministratori.

«Quella di oggi (ieri, ndr) – ha commentato Roberto Occhiuto – è una tappa importante perché abbiamo finalmente abbattuto il diaframma tra le due parti della galleria di un’opera che considero strategica per Catanzaro e per la Calabria. Ma è anche l’occasione per  ringraziare il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Siviglia, che ha fatto un lavoro straordinario. Un ringraziamento che estendo alle Forze dell’ordine che sovrintendono su un opera che rientra nel protocollo di legalità stipulato per fare in modo che i calabresi abbiano le infrastrutture di cui necessitano, senza che queste siano oggetto della pretesa della criminalità organizzata».

Un forte applauso ha accolto gli operai che erano in attesa dall’altra parte della galleria e che, dopo l’abbattimento del diaframma, hanno attraversato il passaggio tra abbracci e bottiglie di spumante. L’opera, come confermato dal presidente Occhiuto, dovrebbe vedere la sua ultimazione a dicembre del 2023 nonostante la stessa abbia subìto un periodo di fermo non previsto a causa di una frana.

«Quando mi sono insediato – ha aggiunto Occhiuto – ho disposto un importante finanziamento di 10 milioni di euro per mettere in sicurezza la zona interessata dalla frana e per consentire che i lavori andassero avanti. Sono contento perché sono state risorse spese bene. Con questo lotto, si conclude la parte più difficile dell’opera. Sino a dicembre prossimo, quindi, rimane da ultimare la parte diciamo più semplice anche se, su Santa Maria, c’è qualche piccolo problema da risolvere a causa del ritrovamento di alcuni reperti archeologici. Un problema che ritengo si risolverà al più presto con il ricovero di questi reperti in locali adeguati».

Una data di ultimazione, quella del dicembre del 2023, confermata anche dall’ingegnere Salvatore Siviglia che ha aggiunto: «Con i sette chilometri di metropolitana previsti – ha detto – andremo ad intercettare tutto il flusso del traffico ferroviario della dorsale ionica e tirrenica collegando il quartiere Lido di Catanzaro con Catanzaro centro e il quartiere Sala con l’Università e la Cittadella regionale. Abbiamo un’utenza che si aggira intorno a un migliaio di persone tra lavoratori pendolari, universitari e cittadini che si servono del Policlinico che decongestioneranno il traffico andando verso una mobilità sostenibile».

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