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La panchina rossa installata a Reggio Calabria

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CATANZARO – Sono numerose le iniziative promosse in Calabria per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tanti Comuni hanno tenuto iniziative di sensibilizzazione, con diverse panchine rosse a simboleggiare la necessità di respingere ogni forma di violenza. Tutte le iniziative assumono oggi un significato ancora più forte, considerato il femminicidio avvenuto oggi nel Catanzarese (LEGGI).

In questo contesto, l’assessore regionale alle Pari Opportunità Domenica Catalfamo ha sostenuto l’esigenza di istituire un fondo di solidarietà a beneficio delle vittime.

«Nel corso di questo anno – afferma Catalfamo – triste anche per la recrudescenza e la gravità del fenomeno della violenza alle donne, la Regione Calabria ha avviato e proseguito una serie di iniziative fra cui l’attuazione del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020, che vede un’azione sistemica e strutturata messa in campo al fine di arginare questo fenomeno in continua evoluzione e purtroppo in crescita. Una delle modalità – prosegue l’assessore – con la quale la Regione in questo difficile momento ha cercato di essere vicino alle donne che subiscono violenza è l’avvio di tutti i procedimenti finalizzati alla realizzazione degli interventi programmati sia con fondi statali che regionali. Forte è la necessità di un nuovo intervento normativo regionale, invero già oggetto di una precedente proposta di legge il cui iter di approvazione si è arrestato prima della fine della precedente legislatura».

IL VIDEMESSAGGIO DI MARIANTONIETTA ROSITANI ALLE DONNE

Per questo Catalfamo ha ricordato che «come proposto e promosso dal Comitato sorto per Maria Antonietta Rositani, si condivide la necessità di una rivisitazione della normativa che possa anche prevedere, oltre a risorse stabili, di supporto alle sussistenza e progettualità dei Centri Antiviolenza e Case Rifugio, un fondo di solidarietà. Un nuovo intervento legislativo – aggiunge – sarebbe stato certamente l’occasione per il Consiglio regionale, decaduto anticipatamente per la scomparsa del presidente Jole Santelli, di dare una risposta importante ad un fenomeno sociale di drammatica attualità, ma si auspica che il progetto abbia subito solo una oggettiva battuta di arresto e non una definitiva sospensione. Cambiare è possibile – sottolinea l’assessore Catalfamo -, ma richiede interventi, impegno e determinazione. E’ urgente ed importante avviare un ampio confronto favorendo sui territori il prezioso ed imprescindibile lavoro di prevenzione delle vittime, di contrasto e di prevenzione della violenza contro le donne».

Iniziativa dal forte valore simbolico, ma anche di grande concretezza da parte dell’Arma dei Carabinieri e dell’associazione Soroptimist e che riguarda anche la provincia di Reggio Calabria. Da oggi illuminate di arancione le caserme che ospitano “Una stanza tutte per sé”, aderendo alla campagna “Orange The World”.

IL VIDEO DELL’ARMA DEI CARABINIERI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Le caserme che ospitano le 150 stanze del progetto “Una stanza tutte per sé” hanno aderito all’iniziativa nata per assistere la donna nel delicato momento della denuncia delle violenze subite, grazie a una collaborazione istituzionale tra l’Arma e il Soroptimist International d’Italia, l’associazione di donne impegnate nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società.

La stanza è un ambiente allestito in modo che la donna possa sentirsi a proprio agio nel raccontare di volta in volta le emozioni negative vissute, accolta in un luogo dedicato da personale specializzato.

In ogni caserma, dove lo spazio lo ha consentito, è stato previsto un angolo per l’accoglienza o lo svago dei bambini che accompagnano la mamma, che potrebbero essere stati oggetto di violenza diretta o assistita.

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