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I danni all'interno del locale

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SQUILLACE (CATANZARO) – Ci sono volute solo poche ore perché i Carabinieri, nella stessa serata di giovedì, capissero la dinamica dell’incendio sviluppatosi all’interno del ristorante-pizzeria “Lido di Squillace”, ne stabilissero la matrice dolosa e procedessero all’identificazione e al fermo del presunto responsabile.

Il rogo, che ha interessato la zona della cassa e del bar, fortunatamente non coinvolgendo la sala del ristorante, era divampato intorno alle 13. Primo ad intervenire il gestore dell’attività, Paolo Lanzellotti, che ha tentato con alcuni collaboratori di domare le fiamme. Poco dopo erano giunti sul posto i mezzi dei vigili del fuoco del comando di Catanzaro, i quali hanno provveduto ad estinguere il rogo. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito nelle operazioni, ma i danni non sono stati irrilevanti, intorno ai 50mila euro secondo una prima stima compiuta dagli stessi proprietari.

Le indagini sono partite pochi minuti dopo lo spegnimento dell’incendio, quando i pompieri (diretti dal sopraggiunto funzionario Antonio Ruffa) insieme con i Carabinieri hanno recuperato e visionato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, disposte all’interno dello stabilimento, che stando alle prime ricostruzioni, avrebbero incastrato il presunto artefice del rogo appiccato, secondo le informazioni trapelate, presumibilmente dopo un tentativo di rapina, forse con lo scopo di depistare o di cancellare eventuali tracce. Si tratta di un cinquantenne catanzarese, A.R., individuato poche ore dopo il fatto presso la sua abitazione dagli stessi Carabinieri.

Non si tratta purtroppo di fatti nuovi per la costa ionica e in particolare per l’area di Squillace, dove già negli anni passati si sono verificate azioni simili di matrice dolosa. In quel caso si era trattato di intimidazioni. Non stavolta invece. I gestori dell’attività, intanto, sono già al lavoro per rimettere a posto i locale e tentare una riapertura che potrebbe già avvenire nella prossima settimana.

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