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Proteste dei precari storici Sacal che hanno manifestato davanti la sede aziendale, immediata la convocazione di una riunione urgente

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Riunione urgente Sacal spa sindacati convocata non appena i “precari storici” hanno annunciato battaglia. Non più tardi di qualche settimana fa, infatti, si era tenuta l’informazione preventiva dei vertici Sacal spa con le sigle sindacali, con l’annuncio di voler esternalizzare tutti i servizi, scavalcando i lavoratori “storici”.

«Aspettiamo che escano i sindacati, convocati d’urgenza – affermano davanti gli uffici –. Sappiamo gli obiettivi che si prefigge il nuovo management della Sacal non è la qualità del servizio. Bensì quello di risparmiare, cioè spendere meno per avere meno problemi con il personale scaricato su una ditta esterna che vincerà un appalto». Da indiscrezioni si è saputo che il presidente Franchini vorrebbe venire incontro ai precari, ma il direttore del personale sarebbe contrario, non si sa perché.

LE PROTESTE DEI PRECARI STORICI DELLA SACAL

Intanto, sono proprio alcuni di quei “precari storici”, con famiglia, figli e rate da pagare, cioè quelli che sono già in una graduatoria Sacal avendo lavorato ed essendosi pure formati, che in un comunicato fanno sentire la loro voce, non essendo stati interpellati da nessuno, né dal sindacato né dalla Sacal.

«I 32 lavoratori Operatore Unico Aeroportuale (OUA) Stagionali Sacal Ground Handling (GH) chiedono le dimissioni immediate dei rappresentanti firmatari di tutte le sigle sindacali (cisl-cgil-ugl-uil) e interpellano direttamente il governatore Roberto Occhiuto per risolvere questo precariato ormai da più di 16 anni – affermano – sono anni, ormai, di precariato, anni in cui questi rappresentanti sindacali ci vendono! È l’ennesimo atto è stato quello di accettare pochi giorni fa la “proposta” di implementare questo organico stagionale con altre unità aumentando il precariato sempre più».

LE ACCUSE DI SILENZIO RIVOLTE AI SINDACATI

Purtroppo per i lavoratori, non si tratta di una proposta, da accogliere o da respingere, ma è un atto unilaterale dell’azienda di cui si è data l’informazione. Stupisce a questo punto il silenzio dei sindacati. «Tutti noi – continuano i lavoratori – facciamo fede alle parole del governatore Occhiuto, il quale diceva “eliminiamo il precariato dalla Calabria: mi batterò per il cambiamento di una Calabria nuova, mai più precariato, perché bisogna dare dignità ai Calabresi e a quelle famiglie con figli che stanno in questa terra”. Queste le parole del nostro governatore all’indomani del suo insediamento in regione».

«Noi precari UOA chiediamo che questi pseudo rappresentanti dei lavoratori – continuano – vengano sostituiti subito. Perché non vogliamo che mai più ci vendano, non vogliamo più che firmino accordi sotto banco, per poi ottenere scopi e favore personali sulle nostre spalle, vendendoci e umiliandoci ancora. Se non avremo risposta noi non ci fermeremo più, ormai siamo arrivati al culmine avvieremo le vie legali, faremo sit in, ci incateneremo ai cancelli, porteremo le nostre famiglie i andremo dal nostro governatore fino alla regione, andremo a Roma, porteremo le più importanti reti televisive, faremo di tutto bisogna per eliminare queste becere persone che senza titoli incalzano proposte di lavoro vendendo la nostra dignità, la nostra vita, ma soprattutto la vita dei nostri figli».

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