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CATANZARO – «La tendenza è in aumento in tutt’Italia, ad oggi non c’è motivo di fare allarmismo». Lo afferma Ludovico Abenavoli, docente dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, componente dell’unità di crisi regionale per l’emergenza Covid-19, commentando con l’AGI l’aumento dei contagi registrati in Calabria con quasi 8.000 casi in due giorni. Sul tema era intervenuta anche la coalizione di centrosinistra che aveva sollevato dubbi sull’azione della Regione Calabria.

«In Calabria – spiega Abenavoli – ci si è molto vaccinati soprattutto negli ultimi periodi, tanto che le varie fasce d’età sono omogeneamente vaccinate. Tuttavia c’è un 14% della popolazione generale che non è vaccinata, la fascia 5-11 anni è vaccinata solo al 40% e in queste aree è più facile che il virus circoli. In generale poi il virus circola perché non è che se ne è andato perché c’è la guerra in Ucraina, anzi con la guerra sarà peggio perché ci saranno più persone in circolazione. Il virus c’è e non se ne va: bisogna tornare a seguire le accortezze che seguivamo prima, non bloccare la vita ma seguire le accortezze e le precauzioni questo sì».

Per Abenavoli, comunque, «non c’è una specificità calabrese, i numeri sono in aumento ovunque. Magari in Calabria c’è una maggiore tendenza all’ospedalizzazione, perché qui abbiamo una popolazione composta in buona parte da bambini e anziani con co-morbilità, ma la tendenza è in aumento in tutt’Italia, ma non è il caso di fare allarmismo. Quanto all’aumento del numero dei ricoveri faccio un paragone con un anno fa: un anno fa eravamo al 30% di occupazione in area medica, come oggi, e avevamo il 18% in terapia intensiva mentre oggi siamo al 9%».

«Questo significa – spiega il componente dell’Unità di crisi regionale contro il Covid 19 – che lo scudo vaccinale comunque regge e che il paziente, anche se si ricovera, non va in rianimazione. Inoltre ci sono anche le nuove terapie che sono molto efficaci: il paziente va in ospedale, prende l’anti-virale e torna a casa praticamente. Ripeto, non ci sono situazioni devastanti, a oggi non c’è motivo per fare allarmismo. Il virus circola perché anche il vaccinato se lo prende ma o ha pochi sintomi o asintomatico, non ha affatto sintomi. La verità – conclude Abenavoli – è che la Calabria ha risposto con gli hub vaccinali e l’aumento dei posti letto».

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