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LAMEZIA TERME – Disabile al 100%, con il riconoscimento della legge 104/92, non riesce ad effettuare una cardio tac con mezzo di contrasto se non a dicembre 2024: una storia come tante altre a Lamezia Terme, dove l’agonizzante ospedale non riesce a dare risposte ai propri pazienti.

Ecco cosa scrive un paziente che alcuni giorni ha lanciato un appello disperato, senza risposta, tranne che dai “volontari” dell’associazione Malati Cronici. «Percepisco la 104, quindi sono disabile al 100%, volevo informarvi che a richiesta del cardiologo devo fare cardio tac con mezzo di contrasto. Allora vado in farmacia per prenotare e mi dicono che la fanno solo a Germaneto, oppure da “Sirio” (privato) a pagamento. Mi dirigo alla Sirio per velocizzare, ma mi chiedono 250 euro, che per me sono una cifra esorbitante. Provo a chiamare il policlinico di Germaneto e neanche rispondono. Passano 3 giorni e dopo tante prove trovo un numero e mi risponde una signora gentilissima chiedendomi cosa mi serviva dato che non era il suo reparto. Le spiego la situazione e mi dice la probabile data in cui dovrei fare l’esame: dicembre 2024. Sono rimasto senza parole e poi vi vantate di non andare fuori».

Quando, insomma, sanità pubblica diventa un miraggio. Intanto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta della sanità regionale, dopo aver redatto il “Sanibook” chiama i rilevatori, che andranno negli ospedali per segnalare criticità. Come anticipato nei giorni scorsi dal Quotidiano i rilevatori potranno stare tra i corridoi non più di tre mesi, poi si dovrà procedere alla rotazione sull abase di una graduatoria redatta dall’Asp di Cosenza che è capofila nel progetto. A loro il compito di verificare in loco le segnalazioni attivate sul portale, che ricordiamo permette anche denunce in forma totalmente anonima. proprio questo aspetto ha fatto storcere il naso agli addetti ai lavori all’interno delle strutture sanitarie calabresi.

«L’abbiamo sempre considerata una bufala, perché – ribatte l’associazione Malati Cronici – abbiamo sempre sostenuto l’ignoranza di chi si vanta di avere in mano la sanità calabrese. Non servono i grandi rilevatori con intelligenza raffinata. Ci sono già i comitati e le associazioni, che di continuo denunciano gratis, nonché esistono anche i dipendenti pagati negli ospedali preposti per fare questo, sono gli addetti all’Urp (ufficio relazioni con il pubblico), dove accettano tutte le segnalazioni, i disservizi e i reclami dei malati e del cittadino. Come mai finora non è stato analizzato tutto quello che hanno rilevato e denunciato gli ammalati? Riteniamo, pertanto, fallimentare l’iniziativa di Occhiuto che dimostra ancora una volta che di sanità ne capisce poco, pari al minimo. Questo è solo clientelismo politico, non per salvare la sanità e garantire la salute al cittadino calabrese».

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