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CATANZARO – «Per la Calabria, avere a disposizione una persona come Licia Petropulacos, è un lusso. Ha accettato di darci una mano nell’allestimento della squadra che lavorerà per restituire ai calabresi una sanità di qualità». Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in occasione dell’incontro di presentazione di Licia Petropulacos, la nuova consulente per la Sanità, entrata a far parte della squadra che il presidente Roberto Occhiuto sta allestendo per la gestione della sanità calabrese.

La professionista di nazionalità greca, arriva in Calabria dopo un’esperienza decennale in Emilia Romagna dove ha contribuito a costruire il sistema sanitario di quella regione, guidando la direzione generale Cura della persona, Salute e Welfare. In Calabria avrà il compito di occuparsi del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativamente ai temi che riguardano la sanità e, in modo particolare, quello dell’edilizia sanitaria nella Regione.

La presentazione della nuova dirigente regionale

Ieri mattina, nella sala Giunta al 12esimo piano della Cittadella regionale, la presentazione della dirigente. Al tavolo, con il presidente Roberto Occhiuto, anche i sub commissari di azienda zero, Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito, il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria di Catanzaro, Antonio Battistini, il dirigente del Dipartimento tutela salute, Tommaso Calabrò ed il commissario pro tempore di Azienda zero, Vitaliano De Salazar.

«Sono consapevole dell’impegno che ho assunto accettando l’incarico – ha detto Licia Petropulacos –. In questa prima uscita in Calabria sono stata molto felice per il clima di entusiasmo e di fiducia che ho trovato nella squadra che il presidente Occhiuto sta creando per la sanità calabrese. Devo ringraziarlo moltissimo per l’opportunità e per la fiducia che mi ha accordato».

A chi le ha chiesto di individuare le criticità che affliggono da sempre, la sanità calabrese, ha risposto dicendo che «in Calabria c’è una criticità grandissima nella capacità di rappresentare quello che si fa. Purtroppo i flussi informativi non hanno potuto essere curati come si doveva. Mi è stato riferito che da molti anni la Regione soffre nel Dipartimento di tutela della salute una carenza di professionalità. C’è bisogno di persone che abbiano le competenze e ci vuole soprattutto l’organizzazione».

I dettagli del maxi concorso per 263 medici

Nella seconda parte dell’incontro, il presidente Occhiuto ha reso noto i dati che riguardano il maxi concorso bandito dalla Regione per il reclutamento di 263 medici per l’area di emergenza-urgenza.

«Per la prima volta – ha commentato – ci sono più domande che posti. Abbiamo messo in piedi uno dei concorsi più grandi d’Italia che coinvolgerà tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione». In totale, le domande arrivate alla data di chiusura dei termini per la presentazione sono state 433. «Un numero che dimostra la forte attrattiva del bando, e della capacità della sanità calabrese di richiamare l’attenzione di tanti giovani medici».

Attrattiva, è stato detto, che deriva anche dal contratto – a tempo indeterminato– che i vincitori del concorso si troveranno a sottoscrivere all’atto dell’assunzione. «Una procedura – ha aggiunto Occhiuto – che mi auguro ponga fine a tutte le polemiche che, qualche mese addietro, hanno accompagnato l’assunzione dei medici cubani che, per qualcuno, avrebbero tolto posti di lavoro ai nostri ragazzi».

Nel dettaglio, saranno messi a concorso: 53 anestesisti (domande pervenute 90), 1 neuro radiologo (12 domande pervenute), 9 cardiologi (77 domande pervenute), 39 ortopedici (24 domande pervenute), 16 neurologi per trattamenti ictus (41 domande pervenute), 141 medici di medicina d’urgenza (189 domande pervenute). Le prima prova delle selezioni, come previsto dal bando, è in programma il prossimo 13 novembre.

«Al termine della correzione degli elaborati e, conosciuto l’esito della seconda prova – ha spiegato Antonio Battistini – si procederà a stilare la graduatoria. Per i tempi, ritengo che per il primo semestre del prossimo anno, tutti i medici vincitori del concorso potranno essere messi in servizio».

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