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Gli uffici della Sacal a Lamezia Terme

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CATANZARO – La Sacal in mano ai privati ha fatto scattare l’ira del presidente della Regione Roberto Occhiuto (LEGGI), ma ha anche attirato l’attenzione dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che è pronta a chiedere l’intervento della Procura di Catanzaro su un’operazione considerata assolutamente fuori dai parametri di legge.

La stessa Enac, inoltre, potrebbe avviare il procedimento di revoca della concessione per l’aeroporto di Lamezia Terme e proporrà di nominare un commissario per la gestione operativa dello scalo. Un intervento netto per la società che gestisce gli scali calabresi e che, secondo quanto emerge, sarebbe finita in mano ai privati vista la difficoltà degli enti pubblici di intervenire sull’aumento di capitale necessario per la crisi legata alla pandemia.

L’Enac, dunque, ritiene che possano «ricorrere i presupposti per essere considerata a controllo pubblico», tenuto anche conto dell’obbligo «di osservanza di procedure trasparenti e non discriminatorie nel caso di cessione a privati di quote pubbliche vige anche nel caso di cessione di quote di minoranza». 

In questo modo ci sarebbero violazioni che chiamerebbero in causa la società che gestisce gli scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, con l’Enac che ritiene sia stata compiuta una «grave violazione» degli accordi e di una privatizzazione avviata «surrettiziamente» e «in contrasto con le disposizioni che regolano la materia».

Tutte perplessità che nelle prossime ore potrebbero finire sul tavolo del procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e che potrebbero portare a soluzioni che potrebbero stravolgere gli assetti degli scali calabresi.

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