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Studenti a scuola

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CATANZARO – Il presidente della Regione, Nino Spirlì, conferma la volontà di proseguire con la didattica integrata disposta con una propria ordinanza (LEGGI) per le scuole superiori di secondo grado e chiede ai dirigenti scolastici di adeguarsi.

«Il dirigente scolastico che continua a fare l’ultimo dei samurai sbaglia – ha affermato Spirlì – perché non fa un dispetto al presidente della Calabria perché l’ordinanza emessa è collegata al rischio sanitario e il dirigente dovrà adeguarsi. Ma non credo sia necessario arrivare a questo».

La discrezionalità ha creato non pochi disguidi nella gestione della riapertura ecco perché Spirlì è nuovamente intervenuto su quello che sembra essere diventato il suo cavallo di battaglia.

«Oggi dovrebbe essere la giornata risolutiva perché – ha proseguito il presidente facente funzioni – contatteremo quei dirigenti scolastici refrattari e dovranno riconoscere come “assenti giustificati” i ragazzi che decidono di restare a casa. Se poi qualche dirigente dovesse opporsi all’ordinanza allora dovrà garantire che la sua scuola sia l’unico posto sicuro rispetto al contagio da coronavirus».

Non manca l’affondo politico dell’esponente leghista in Calabria: «Mi auguro che questo Governo che sta per nascere ci consegni un ministro all’istruzione e un ministro della salute che sappiano veramente farsi carico di questa pandemia e che vadano a capire se quel mezzo miliardo di euro buttato a comprare banchi a rotelle era necessario. Devono dirci se è necessario andare in presenza a scuola o se con una buona organizzazione chi si vuole collegare da casa possa farlo. Se si può andare a scuola allora si può lavorare e si può riaprire tutto altrimenti dovete consentire la didattica a distanza. Spero di trovare oggi una via – ha concluso – altrimenti sarò costretto ad aggiustare l’ordinanza».

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