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Anna Laura Orrico e Roberto Fico a Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Il salario minimo al centro ieri di un incontro al Chiostro San Domenico di Lamezia Terme, organizzato dal Movimento 5 stelle alla presenza, tra gli altri, dell’ex presidente della Camera Roberto Fico. «I convegni qui a Lamezia Terme e domani (oggi, ndr) a Reggio chiudono un ciclo di incontri utili per la raccolta di firme al fine di istituire il salario minimo. Abbiamo raccolto finora quasi 2mila firme. Oggi risponderemo su tante fake news avallate dal Governo sul salario minimo, una proposta di legge che è una misura utile a contrastare le disuguaglianze e che riconosce la dignità dei lavoratori sia del settore pubblico che privato. Ne parleremo con le organizzazioni sindacali e con Roberto Fico attualmente presidente del Comitato di garanzia del Movimento 5 stelle che sta portando avanti varie battaglie oltre al salario minimo anche quella contro l’autonomia differenziata e contro il dimensionamento scolastico».

Questa l’affermazione al Quotidiano della coordinatrice regionale del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, prima del convegno che ha visto la presenza della consigliera regionale Amalia Bruni, degli attivisti del M5 Stella lametino, dell’ex sindaco Gianni Speranza, delle organizzazioni sindacali e di tanti esponenti di sinistra. L’ex presidente alla Camera Roberto Fico, al tavolo dei relatori con Orrico e il cordinatore provinciale del M5S Luigi Stranieri, ha discusso dell’importanza del salario minimo, della petizione per sostenerlo che ha già raccolto 2000 firme ma che è ancora aperto ad ulteriori adesioni.

Per Roberto Fico la stessa Meloni prima delle elezioni non si era opposta al salario minimo ma esclusivamente per fini elettorali. Ed ha detto: «In Germania quando hanno approvato il salario minimo legale è aumentata la retribuzione ed il Pil. Il timore dell’Italia infondato è che diminuisca la retribuzione media, vi sia un maggiore costo per il datore di lavoro e una diminuzione del Pil. Motivazioni che non stanno nel in cielo né in terra».

Sono intervenuti Enzo Scalise dell’area vasta della Cgil che ha sottolineato l’importanza che ha avuto il reddito di cittadinanza di ridurre le disuguaglianze e ha parlato della manifestazione prevista per il 7 ottobre per porre l’attenzione su salario minimo, sfruttamento, sicurezza nei posti di lavoro. Per Giorgia Scarpelli segretaria regionale della Uil: «Non c’è solo una vasta domanda di lavoro rispetto all’offerta ma anche carenza di specializzazione. Non c’è adeguamento contrattuale». Antonio Iritano, dirigente Usb ha parlato delle varie proposte almeno sei che sono all’attenzione del Governo che tuttavia sembra essere chiuso sul tema. Aldo Trapuzzano, sindacalista della Gilda, ha lanciato varie provocazioni e ha parlato dell’importanza dell’unione tra le forze progressiste per contrastare l’attuale destra, tale affermazione ha suscitato il consenso sia della consigliera regionale Amalia Bruni secondo la quale l’attuale destra è la peggiore finora avuta. La stessa ha considerato comunque la necessità di focalizzare l’attenzione non solo sul salario minimo ma anche sul tema della sanità, timore condiviso dallo stesso presidente Fico.

La responsabile lavoro Pd Anna Pittelli ha detto: «Il reddito di cittadinanza garantiva una vita dignitosa. La strada giusta è unirsi perché la destra è pericolosa». Per Francesco Tallarico, Sinistra italiana: «L’unità di intenti è fondamentale se vogliamo ottenere un risultato. Dobbiamo rimetterci in moto. Fare una politica di sinistra innovativa in Calabria. Gianni Speranza è un esempio da tenere in considerazione. Già da adesso dobbiamo pianificare l’alternativa ad Occhiuto». Gianni Speranza anche se interpellato ha preferito non intervenire, ma ascoltare direttamente il presidente Fico. Anche per Rosario Piccioni, consigliere comunale di Lamezia bene comune: «È importante far fronte comune».

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