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L'arrivo di Enrico Letta a Palazzo de Nobili insieme a Giampà e Fiorita

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CATANZARO – A Palazzo de Nobili, sede del Comune di Catanzaro per incontrare le parti sociali e «ragionare dei temi del lavoro per rilanciare la vertenza Calabria». Poi in piazza Matteotti – dove si affaccia il Tribunale e sorge una stele che ricorda i giudici Falcone e Borsellini – per commemorare alle 17.58 in punto le vittime della strage di Capaci. Dopo la cavalcata per Corso Mazzini, la sosta in un bar a rinfrescarsi con una bibita al caffè, arriva il momento di tuffarsi in un bagno di folla nella Casa delle Culture, al palazzo della Provincia.

Quella riservata al segretario nazionale del Partito democratico è una calorosa accoglienza. Letta approda nel capoluogo di regione prossimo alle elezioni comunali, per lanciare la volata al candidato sindaco del centrosinistra a trazione democrat, Nicola Fiorita. Un ritorno in Calabria dopo la festa regionale del Partito dello scorso settembre.

«Sono molto contento di essere a Catanzaro a sostegno – ha detto Letta – di un candidato al quale crediamo molto. Nicola Fiorita ha il nostro sostegno: pieno, completo, totale. Sarà un grande sindaco e farà un lavoro importante per tutta la Regione. Con lui il capoluogo riavrà la sua dignità e Catanzaro tornerà ad essere città chiave».

Per Letta, Nicola Fiorita rappresenta il vero “cambiamento” soprattutto per i “no” che ha detto ai “trasversalismi opachi” e ai “compromessi”.  «Sono convinto – ha sostenuto il leader dei democrat – che il Pd tornerà a governare dopo tanti anni il Comune di Catanzaro e sarà un bene per la Calabria e per Catanzaro». Letta ha commentato anche la decisione di Valerio Donato, candidato sindaco ex Pd, di correre in autonomia con il sostegno di alcune forze di centrodestra: «Donato – ha evidenziato Letta – ha fatto la sua scelta, una scelta che non condivido per niente». Al suo fianco il segretario regionale Nicola Irto, al quale Letta ha voluto rivolgere un importante riconoscimento: «Con lui il Pd della Calabria ritrova la normalità».

Ma anche lo stato maggiore del partito e dei rappresentanti nelle Istituzioni, dal deputato Antonio Viscomi al segretario provinciale di Catanzaro Domenico Giampà e dalla presidente dell’assemblea regionale Giusi Iemma, oltre che ai consiglieri regionali Domenico Bevacqua, Ernesto Alecci e Raffaele Mammoliti.

Tanti i temi di politica nazionale e qualche frecciatina al leader della Lega, Matteo Salvini che «nell’opposizione che sta facendo al governo ha superato il limite. Lo dico con grande chiarezza e franchezza: così non credo che si potrà andare avanti. C’è la nostra responsabilità su tutti i grandi temi, dalle riforme che sono necessarie per avere i soldi del Pnrr a tutte le altre questioni sulle quali – ha osservato il segretario del Pd – non facciamo mancare il nostro sostegno al governo».

«Abbiamo esaminato i principali problemi confermando la nostra volontà di mettere sempre di più al centro la vertenza Calabria come vertenza nazionale – ha detto ancora – questo riguarda da una parte la questione sanitaria e dall’altra l’utilizzo dei fondi Pnrr e il modo con il quale le risorse europee verranno utilizzate. Ho voluto lanciare un messaggio molto forte ai corpi intermedi, ovvero ai sindacati alle associazioni territoriali, a quelle delle imprese e degli imprenditori sul tema del lavoro che per noi è la questione principale».

Davanti alla stele che ricorda Falcone e Borsellino, invece, ha lanciato un forte messaggio di solidarietà e amicizia al al Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, e di apprezzamento per il grande lavoro che svolge quotidianamente nella lotta a tutte le mafie.

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