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I seggi in Russia

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Il “pensiero libero” sulla Russia, incontro con la delegazione di 18 esperti sulle recenti elezioni russe, tra loro anche due calabresi


LAMEZIA TERME – «La realtà è diversa. Le presidenziali in Russia si sono svolte regolarmente, nella massima trasparenza e democrazia». E ancora: «Abbiamo preso consapevolezza della realtà dei fatti al di là di disinformazione e pregiudizi». Lo hanno ribadito più volte i 18 delegati italiani che hanno seguito dal vivo le recenti operazioni elettorali per le presidenziali nella Federazione Russa vinte da Putin con l’87 per cento dei voti.

A febbraio scorso avevano annunciato che la missione non era segreta e che comunque era stata annullata per motivi di sicurezza. Un annuncio che, invece, non si è rivelato vero visto che la delegazione italiana è poi andata in Russia (come tanti altri stati, ci hanno tenuto a ribadire) per illustrare ora, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Lamezia (organizzata da Pasquale Salatino, anch’egli osservatore elettorale ai seggi nell’area di Zaporozhye) con un eloquente tema centrale: “Pensiero libero”.

ELEZIONI RUSSE, IL RESOCONTO DURANTE “PENSIERO LIBERO”

La delegazione di diciotto esperti elettorali italiani (fra cui due calabresi su cinque che avevano fatto richiesta di andare in Russia) individuati dal cavaliere Vito Grittani (di origini pugliesi) ambasciatore A.D. presso il Ministero degli Esteri della Repubblica dell’Abkhazia (non riconosciuta dall’Italia) è stata in Russia a seguito dell’invito della Camera Civica della Federazione Russa. Sono stati quindi approfondite le tematiche riguardanti il voto russo con i testimoni diretti che hanno fatto visita a decine di seggi a Mosca e nel Donetsk, Lugansk e Zaporozhye. I delegati hanno raccontato ognuno la propria esperienza, mentre da remoto, Kan Taniya, diplomatico abcaso, ha parlato – riferendosi al voto russo – «dello spettacolo della democrazia».

«È importante – ha detto ancora Taniya – condividere la nostra esperienza perché la verità è oscurata dalla nebbia della disinformazione». È intervenuto, attraverso un video, Pino Cabras, ex parlamentare del Movimento 5 stelle e poi, dopo la sua espulsione, per Alternativa, noto “no vax”: «Grazie a questa esperienza – ha detto Cabras alludendo al video diffuso in rete con il soldato russo che sarebbe entrato nelle cabine elettorali – ho potuto verificare quanto sia stato facile smontare quella grossolana falsificazione». Del citato video ha anche parlato Andrea Lucidi, giornalista, che ha visitato i seggi a Lugansk mettendo in evidenza gli «elementi falsi, dalla divisa non identificata, all’allestimento del seggio».

IL RACCONTO DEI DELEGATI IN VISITA IN RUSSIA

Per Rosario Rocco Del Priore «significativa la vicinanza tra il popolo italiano e quello russo. In un’intervista televisiva per una nota tv russa tra esponenti di varie nazioni – ha aggiunto – ero di fatto l’unico europeo e mi è stato chiesto di parlare italiano. Mi è sembrato in qualche modo un appello importante all’Italia». E oltre alle testimonianze sul campo di Pietro Cassano, Graziarosa Villani, Adone Oddone, Donato Tilli, Camillo Zotti, è intervenuto anche Giorgio Deschi che oltre a parlare della propria esperienza in Lugansk quale esperto elettorale ha presentato ufficialmente l’”Osservatorio Libera Trieste”, l’organizzazione che si sta attivando per denunciare la mancata applicazione del Trattato di Pace di Parigi del 1947 che attribuisce uno status di città libera per il capoluogo mitteleuropeo.

All’incontro ha preso parte anche Raul Osvald, che ha potuto partecipare all’evento che ha riunito a Sochi giovani di moltissimi Paesi. In conclusione è stato presentato il movimento “Il mondo visto da seduto” che lo stesso Vito Grittani ha avviato attorno alla «necessità di dare effettiva applicazione all’abbattimento delle barriere architettoniche, a Lamezia Terme come in ogni parte del globo».

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