Il Comune di Lamezia Terme
2 minuti per la letturaLAMEZIA TERME (CATANZARO) – Il Tar Calabria ha disposto una nuova verifica delle operazioni elettorali comunali di novembre scorso, procedendo alla nomina di un verificatore. Terminate le lunghe operazioni di verificazione, che quasi certamente si svolgeranno presso gli Uffici della Prefettura di Catanzaro e nella quale occasione saranno aperte tutte le buste contenenti le schede elettorali relative alle sezioni per le quali il Tar disporrà l’accertamento, si terrà l’udienza di discussione, già fissata per il 29 settembre prossimo, nel corso della quale i giudici amministrativi, all’esito delle risultanze istruttorie, decideranno nel merito del ricorso presentato.
La Seconda sezione del Tar (presidente Giudice Nicola Durante, giudice estensore Martina Arrivi e dal giudice referendario Gabriele Serra) ha, infatti, accolto le richieste di verificazione del candidato a sindaco Massimo Cristiano, di tre candidati consiglieri a sostegno di Cristiano e del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Silvio Zizza.
Nei due ricorsi, riuniti dal Tar, presentati da Massimo Cristiano, Caterina Sonetto, Fabio Bascerano, rappresentati e difesi dall’avvocato Armando Chirumbolo, e Silvio Zizza, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti, si chiede l’annullamento del verbale del 05.12.2019 con cui l’Ufficio elettorale, a seguito del turno di ballottaggio, ha proclamato eletto Paolo Mascaro alla carica di sindaco del Comune di Lamezia Terme, del verbale del 09.12.2019 con cui l’Ufficio elettorale, a conclusione del procedimento elettorale, ha proclamato eletti i consiglieri comunali del Comune di Lamezia, dei verbali delle operazioni elettorali svoltesi, oltre che nelle 37 sezioni sequestrate dall’Ufficio elettorale centrale istituito presso il Tribunale di Lamezia Terme depositate presso la Prefettura di Catanzaro.
Ma nel ricorso di Cristiano si fa riferimento anche a ulteriori 11 sezioni elettorali, per un totale di 48 sezioni, a causa delle «gravissime omissioni e violazioni e irregolarità sostanziali riscontrate ed in essi presenti, nonché di ogni altro atto e provvedimento presupposto e pregresso e connesso e conseguenziale», il tutto affinché il Tar ordini il rinnovo delle operazioni elettorali (così come avvenuto oggi) in tutte le sezioni sopra indicate e nelle quali «sono state accertate irregolarità sostanziali e invalidanti e inficianti il procedimento elettorale».
Nel ricorso si sono costituiti il Comune di Lamezia Terme, in persona del legale rappresentante pro tempore, con gli avvocati del Comune Restuccia, Leone e Carnovale Scalzo, il Ministero dell’Interno e il ministero della Giustizia con l’avvocato dello Stato Alfonso Mezzotero, e il consigliere comunale Rosario Piccioni, anch’egli candidato a sindaco alle ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Lamezia Terme dell’autunno 2019.
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