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Eugenio Guarascio

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Non è del tutto certo che nella replica del ballottaggio per la carica di sindaco (11 aprile, dopo il primo turno fissato per il 28 marzo) gli sfidanti siano l’avvocato Paolo Mascaro e il promoter Ruggero Pegna.

L’imprenditore e candidato sindaco del centrosinistra, Eugenio Guarascio (alle elezioni del 2019 giunto terzo fra i cinque candidati a sindaco) nel dedalo di ricorsi, potrebbe clamorosamente anche rientrare in ballo alle nuove elezioni disposte dal Tar nelle 4 sezioni “incriminate” e nel successivo turno di ballottaggio dove invece saranno richiamati alle urne tutti gli oltre 60 mila elettori lametini (il ballottaggio è certo visto che matematicamente Mascaro con 2255 voti in ballo nelle 4 sezioni non otterrà la maggioranza assoluta dei voti per evitare il ballottaggio).

Intanto la macchina organizzativa per le elezioni (primo turno) del 28 marzo nelle 4 sezioni “incriminate” dal Tar (che, come si ricorderà, a dicembre scorso ha parzialmente accolto i ricorsi contro le elezioni comunali di dicembre 2019, disponendo il ritorno alle urne solo in 4 seggi, sospendendo così sindaco e consiglio comunale) si è messa in moto. Il prefetto Maria Teresa Cucinotta ha, infatti, trasmesso al commissario prefettizio del Comune di Lamezia Giuseppe Priolo, anche il provvedimento di indizione dei comizi elettorali.

Sulle elezioni, in ogni caso, pende ora la spada di Damocle del ricorso al Consiglio di Stato del candidato sindaco del movimento 5 stelle Silvio Zizza che, impugnando la sentenza del Tar di dicembre scorso, ha chiesto al massimo organo di giustizia amministrativa l’annullamento totale delle elezioni di novembre 2019, con fissazione dell’udienza di merito per il 18 maggio prossimo cioè quando la città avrà già nuovamente il sindaco (Mascaro potrebbe essere reintegrato anche prima del ballottaggio se dovesse essere accolta la richiesta di sospensiva avanzata dal Consiglio di Stato insieme all’ex presidente del Consiglio comunale Pino Zaffina) eletto al ballottaggio dell’11 aprile prossimo. Ballottaggio che, se così dovessero restare le cose, vedrebbe nuovamente “avversari” Paolo Mascaro e Ruggero Pegna (il condizionale è d’obbligo visto che Pegna da tempo ormai ha sotterrato l’ascia di guerra politica contro Mascaro).

L’11 aprile si terrà certamente il turno di ballottaggio, così come previsto dal decreto della prefettura, visto che il candidato sindaco Paolo Mascaro non otterrà matematicamente la maggioranza assoluta dei voti confrontando i voti già ottenuti, meno quello delle 4 sezioni che sono stati annullati e tutti quelli che in teoria potrebbe ottenere (2255 saranno i votanti il 28 marzo in tutte le sezioni).

C’è un altro aspetto però da considerare. Il 18 marzo, cioè prima del primo turno elettorale del 28 marzo e del successivo ballottaggio (a meno che la data non venga spostata in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso di Zizza) si terrà l’udienza al tribunale di Lamezia in relazione alla richiesta di decadenza nei confronti del candidato sindaco del centrodestra e consigliere comunale (sospeso) Ruggero Pegna avanzata dal primo dei non eletti nelle liste dell’Udc Vincenzino Ruberto, il quale, come si ricorderà, sostiene che Pegna non poteva essere dichiarato eletto poichè aveva delle cartelle esattoriali insolute nei confronti del Comune (poi pagate).

Se, quindi, ipoteticamente il tribunale il 18 marzo dovesse dichiarare la decadenza di Pegna (anche se bisognerebbe capire giuridicamente come, visto che Pegna, come tutti, è sospeso da consigliere comunale per la sentenza del Tar di dicembre scorso) a quel punto nascerebbe un dubbio: rientrerebbe in ballo Eugenio Guarascio (terzo classificato fra i cinque candidati a sindaco) come sfidante di Mascaro al ballottaggio? Quasi impossibile, invece, che nelle 4 sezioni richiamate al voto Guarascio (5.609 voti tenendo presente i voti annullati nelle 4 sezioni che arrivavano a un totale di 5.797) riesca a superare Pegna al primo turno guadagnandosi matematicamente il ballottaggio visto che Guarascio dovrà recuperare su Pegna (7.150 voti considerando i voti annullati nelle 4 sezioni che portavano al totale di 7.555) 1541 preferenze su un totale di 2255 votanti.

Ma c’è un altro aspetto in questo dedalo di ricorsi. Se per questa vicenda il giudice non dovesse decidere il 18 marzo, una volta invece che si (ri) voterà, avverrà un nuovo insediamento del Consiglio comunale quindi una nuova delibera di convalida degli eletti e a quel punto cesserebbe la materia del contendere contro Pegna visto che la richiesta di decadenza nei suoi confronti è riconducibile alla prima convalida degli eletti.

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