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La squadra della Lazio in una foto d'epoca

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Lo studente dell’Ugo Foscolo di Soverato e la sua tesina sulla Lazio e lo scudetto negato nel 1915.

Lui si chiama Antonio Pisano e quest’anno chiude il suo percorso didattico-formativo all’istituto comprensivo “Ugo Foscolo” di Soverato e come argomento da discutere agli esami di fine anno ha scelto un tema alquanto originale: il caso dello scudetto negato alla Lazio nel 1915.

Si tratta di un argomento tuttora sconosciuto ai più. L’episodio è la storia dell’ingiustizia subita dalla squadra biancazzurra che in seguito alla chiamata alle armi per lo scoppio della Grande Guerra si è vista negare un titolo che poi, suo malgrado, è stato consegnato “d’ufficio” alla squadra del Genoa -anche se, ad oggi, pare che in FIGC non esista neanche la delibera di assegnazione dello scudetto 1915 alla squadra rossoblù.

Una vicenda che lascia ancora nei tifosi laziali un sapore amaro in bocca tant’è che recentemente gli stessi hanno firmato in quarantamila una petizione per rivendicare l’assegnazione in ex aequo a Genoa e Lazio. Antonio quindi, tifosissimo della Lazio, nella sua tesina di scuola media sull’argomento “Il Calcio”, nell’ambito del percorso pluridisciplinare, ha scelto di parlare in Storia della Prima Guerra Mondiale e successivamente del caso della sospensione del campionato nazionale di Calcio 1914/15.

Ma vediamo come sono andate le cose: nel campionato di calcio di serie A dei primi anni del ‘900 venivano disputati due diversi gironi, quello centro-meridionale e quello settentrionale. Le due squadre vincitrici (che furono il Genoa nel campionato del Nord e la Lazio in quello del Centro-Sud), infine, dovevano contendersi la vittoria dello scudetto in uno scontro finale. Una disputa che però a causa dello scoppio della guerra non fu mai giocata. La Federazione Italiana Gioco Calcio –FIGC- del tempo in un primo momento non prese alcun provvedimento decidendo di attendere la fine della guerra, convinta del fatto che il conflitto si sarebbe risolto in pochi mesi. Dopo il 1919 però fu costretta a intervenire sulla questione e, a quanto pare, la decisione finale fu quella di considerare il Genoa unica squadra vincitrice campionato 1915.

L’inconclusa vicenda, a distanza di un secolo, torna a far parlare di sé e non soltanto per l’ingiustizia subita dalla squadra biancazzurra, ma anche grazie all’entusiasmo mostrato del giovane tifoso calabrese che a soli 13 anni è riuscito a dare grande risonanza in tutta Italia a questo avvenimento al punto tale che se ne sta parlando da giorni in diversi portali e siti web laziali e che soprattutto ha coinvolto numerosi ragazzi di fede laziale che da Soverato a Torino nei prossimi giorni discuteranno la stessa tesi nelle varie scuole di appartenenza.

Il giovane soveratese ha, infine, ricevuto i complimenti dall’avvocato Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 in ex aequo a Genoa e Lazio.

A distanza di oltre un secolo la FIGC, che a riguardo ha nominato un’apposita commissione storica, nei prossimi mesi potrebbe prendere la decisione di riconoscere ai biancazzurri il loro terzo scudetto mettendo finalmente fine a quello che è stato considerato da molti esperti “il più grande scandalo del calcio italiano”.

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