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CATANZARO – «Sono onorato nel vero senso della parola, una cosa bellissima, inaspettata. La materia credo di conoscerla, soprattutto per qualche anno di militanza da volontario, partendo dal mondo dell’associazione, dei grandi eventi, poi la parte istituzionale. Grazie all’Università Magna Graecia di Catanzaro, al professor Masala, al Rettore. Spero di essere all’altezza di questo riconoscimento anche per il percorso post laurea». Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze e Tecniche dello Sport dell’Università Magna Graecia assieme a quella a Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano Paralimpico, in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate.

Il presidente del Coni nella sua lectio magistralis – che ha fatto seguito all’introduzione a ai saluti del rettore dell’Ateneo Giovambattista De Sarro, la presentazione di Antonio Ammendolia, ordinario di medicina fisica e riabilitativa e alla laudatio del docente ed olimpionico Daniele Masala – ha tracciato un excursus storico delle attività del Coni rivendicando l’autonomia del settore e sottolineando l’importanza della struttura associativa. Malagò ha parlato anche dell’impiantistica.

«Stamattina arrivando qui – ha aggiunto – ho visto un po’ di dati, e una riflessione della Corte dei Conti sul Pnrr. Se andate a vedere, a cominciare dall’infrastrutturazione scolastica, il 50% è destinato sacrosantamente al Sud e qui bisogna però vedere la messa a terra dei progetti, capire se qualcosa non si riesce a fare visto che nel frattempo i costi della manodopera e quindi i prezziari sono saltati. Ce n’è un bisogno spaventoso, perché uno dei motivi per cui poi i ragazzi e le ragazze non debbano poi emigrare è se gli creiamo le condizioni per fare sport a tutti i livelli».

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