X
<
>

Ruggero Pegna

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Un bando regionale destinato al finanziamento di grande eventi, il promoter Ruggero Pegna e l’autrice Adriana Toman. Sono loro i protagonisti di un confronto social sulla gestione dei fondi regionali e sull’esito dell’ultimo bando, già fortemente criticato da Pegna (LEGGI).

Dopo queste aspre critiche, il promoter è tornato sull’argomento con un nuovo post: «Nel settore eventi e cultura è stato toccato il fondo! Il risultato – ha incalzato – di una serie di macroscopici e gravissimi atti di incompetenza, ignoranza, incapacità di scrivere e attuare un Avviso pubblico e, forse, anche altro. Una graduatoria arrivata con un anno di ritardo, con progetti esclusi e poi riammessi. Progetti ammessi e non finanziati per esaurimento fondi, in base ad una graduatoria surreale e alla pretesa che eventi da 500mila euro di costi medi si fossero svolti entro il 31 dicembre 2020 senza conoscere l’esito della stessa graduatoria e con i divieti Covid».

Si tratta, secondo Pegna, di una «autentica istigazione a comportamenti fraudolenti o evidenti accordi occulti. Ed ora Tar e Procura! Quando è necessario, si torna a ruggire! La Calabria va ripulita e ognuno nel suo settore deve fare la sua parte, senza paura! Non ci siamo mai tirati indietro».

Così, mentre l’esito dell’avviso finirà sul tavolo della magistratura, tra i commenti al post spunta quello di Adriana Toman, autrice e regista, compagna dell’ex governatore Mario Oliverio, e indagata nell’ambito di un procedimento sulla presunta illecita gestione dei fondi regionali da destinare al teatro. In questo ambito Toman è stata rinviata a giudizio con la prima udienza fissata per il 21 ottobre prossimo.

Nel suo commento, Toman boccia l’idea di “rinnovamento” avanzata da altri utenti, affermando: «Certamente è giusto che i giovani abbiano opportunità, ma le devono meritare/conquistare come al loro tempo abbiamo dovuto fare noi. Trovo nauseante e poco educativa – ha sostenuto – questa retorica protezionista dei giovani su base anagrafica illudendosi che i giovani in quanto tali abbiano la bacchetta magica per dare una svolta ad una società infelice. Si vedono i danni di questo criterio che in molte circostanze ha dato potere a portatori di vuoto pneumatico».

Ma il giudizio di Toman, seppur velato, si è allargato anche alle questioni poste da Pegna: «In merito all’argomento del post…beh…osservo e leggo con un velato sorriso divertito. Vincono sempre gli stessi chissà come mai. Sarebbe carino ad esempio fare il calcolo di quanto ha incassato uno a caso, negli ultimi dieci anni a fronte di quali produzioni. Potenza della burocrazia, che eterna sta, osservando i politici passare come episodi temporanei».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE