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Una corsia d'ospedale

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CATANZARO – Il blocco del turn over sarà probabilmente scongiurato con la conversione in legge del Decreto Calabria, mentre resta l’aumento di Irap e Irpef per i calabresi. Queste sono le sommarie sentenze del verbale del Tavolo di verifica della riunione del 4 aprile e notificato ieri alla Regione. Ma non c’è solo questo all’interno del documento inviato da Roma. Più di un miliardo sono i debiti commerciali di Asp e aziende ospedaliere, contabilizzati fino alla fine dell’anno scorso.

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E dire che il dato, scritto nero su bianco nel verbale del Tavolo “Adduce”, è sicuramente per difetto perché all’appello mancano l’Inrca di Cosenza e la non del tutto misurabile voragine dell’Asp di Reggio Calabria.

Della composizione del miliardo fanno parte i 456,9 milioni di debiti sorti nel 2018 e i 136,3 del 2017. Ma a far più impressione e destare preoccupazione sono le partite debitorie di anni e anni fa. Un terzo del totale, 345 milioni, sono sorti nel periodo compreso fra il 2016 e il 2009 e poi ci sono altri 91 milioni che risalgono, almeno, ad oltre dieci anni fa (ante 2008). Sono questi debiti di lunga data che come bombe ad orologeria si attivano all’improvviso provocando squilibri nel presente (e lo faranno nel futuro) dei bilanci delle aziende.

Per le singole Asp i debiti con operatori della sanità privata e fornitori ammontano a quasi 714 milioni di euro: 327,2 all’Asp Cosenza; 211,6 all’Asp di Catanzaro; 141,6 all’Asp di Crotone e 33,4 all’Asp di Vibo. Per le aziende ospedaliere la somma dei debiti arriva a 315,7 milioni: 29 all’Annunziata di Cosenza; 65,6 al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro; 37,5 al Gom di Reggio Calabria e, sebbene sia l’azienda ospedaliera più piccola, 183,6 milioni all’ex Policlinico Mater Domini di Catanzaro.

ALLARME ASP DI COSENZA

Un altro elemento destabilizzante emerso nel testo del verbale sono le assegnazioni giudiziarie. Su questo fronte, per l’Asp di Cosenza il Tavolo ministeriale ha rilevato la sussistenza di «una grave situazione amministrativa» che si quantificata in 159 milioni, appunto, di assegnazioni giudiziarie. Di questi ben 102 milioni sono oggetto di pignoramento di cassa dell’Istituto del Tesoriere, i restanti 57 sono già stati pagati ma da regolarizzare in contabilità. Altri 10,3 milioni ballano per l’Asp di Catanzaro.

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