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Una veduta di Catanzaro

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CATANZARO – Alla vigilia dell’entrata in vigore delle misure antismog, Legambiente presenta Mal’aria edizione speciale, con le pagelle sulla qualità dell’aria espresse per 97 città italiane. In Calabria l’unico voto positivo è per Catanzaro, che conquista un 7 in pagella. Male le altre città calabresi: 5 il voto espresso a Reggio Calabria e Vibo Valentia, 4 a Cosenza e 3 a Crotone.

I dati di Legambiente tengono conto delle concentrazioni medie annue delle polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e del biossido di azoto (NO2) negli ultimi cinque anni (2014-2018) con i rispettivi limiti suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Solo il 15% delle città, dunque, ha raggiunto nei 5 anni un voto sufficiente: Sassari (voto 9), Macerata (voto 8), Enna, Campobasso, Catanzaro, Grosseto, Nuoro, Verbania e Viterbo (voto 7), L’Aquila, Aosta, Belluno, Bolzano, Gorizia e Trapani (voto 6). L’85% è invece sotto la sufficienza: fanalini di coda Torino, Roma, Palermo, Milano e Como (voto 0). 

Il risultato è stato accolto favorevolmente dal sindaco del capoluogo calabrese, Sergio Abramo: «Catanzaro ha conquistato un bel 7 in pagella per la qualità dell’aria nel rapporto stilato da Legambiente che analizza i livelli di inquinamento in 97 città italiane. Il capoluogo calabrese, grazie anche alla sua naturale conformazione – ha aggiunto – è l’unica città al Sud, insieme a Enna, a essere nel ristretto gruppo di Comuni che nell’arco di cinque anni hanno raggiunto un giudizio sufficiente».

«Si tratta di un risultato importante – ha sottolineato il sindaco – maturato proprio durante il periodo delle amministrazioni da me guidate, e che tiene conto della programmazione portata avanti sul fronte della tutela del patrimonio ambientale e naturalistico del territorio e mirata a porre le basi di una città sempre più ecosostenibile».

Tra questi “meriti” ripresi da Abramo, «un’attenzione costante che viene profusa in primis sul sistema depurativo, oggetto di una manutenzione costante, e sulla gestione del ciclo dei rifiuti sia dal punto di vista impiantistico, che da quello della raccolta urbana. L’amministrazione, infatti, nell’affidamento del servizio alla Sieco, ha imposto che la dotazione dei mezzi, utilizzati ogni giorno in città, venisse rinnovata e integrata periodicamente, con l’obiettivo di salvaguardare la qualità dell’aria e limitare le emissioni CO2. L’aspetto ecologico è sempre stato al centro, inoltre, dei progetti e degli interventi da noi promossi, utilizzando in gran parte fondi nazionali e comunitari. Abbiamo stilato un ampio programma sulla mobilità sostenibile che mette a sistema tutte le misure utili ad incentivare il trasporto pubblico e le nuove opportunità del car e del bike sharing elettrico. L’Amc, a tal proposito – ha proseguito – ha rinnovato il proprio parco mezzi puntando su veicoli conformi agli standard europei in termini di tutela ambientale, e presto saranno messe a disposizione anche le bici elettriche, sia per il centro storico che il quartiere marinaro. Le classifiche, che in tanti altri casi hanno premiato Catanzaro, dimostrano che la strada imboccata è quella giusta, offrendo uno stimolo prezioso ad andare avanti sempre all’insegna buona amministrazione».

Secondo il report fornito da Lagambiente, dunque, «la maggior parte delle città, l’85% del totale, sono sotto la sufficienza e scontano il mancato rispetto negli anni soprattutto del limite suggerito per il Pm2,5 e in molti casi anche per il Pm10. 

Legambiente ha deciso di pubblicare oggi i dati alla vigilia del 1 ottobre, quando prenderanno il via le misure e le limitazioni antismog previste dall’Accordo di bacino padano in diversi territori del Paese per cercare di ridurre l’inquinamento atmosferico, una piaga dei nostri tempi al pari della pandemia e che ogni anno, solo per l’Italia, causa 60mila morti premature e ingenti costi sanitari. Il Paese detiene insieme alla Germania il triste primato a livello europeo.

Per questo con Mal’aria edizione speciale, Legambiente ha chiesto anche «al Governo e alle Regioni più coraggio e impegno sul fronte delle politiche e delle misure da mettere in campo per avere dei risultati di medio e lungo periodo».

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