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Il leone Zaia

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Nella mostra faunistica “La favola siamo noi” di Contrada Galeano a Maida, in Calabria, sta crescendo a vista d’occhio il giovane leone “Zaia”, chiamato in questo modo per omaggiare il presidente della Regione Veneto che si è preoccupato della sorte degli animali del parco durante la pandemia.

Lo racconta il Quotidiano del Piave (LEGGI) che spiega come «nel giugno del 2020, durante una conferenza stampa sull’emergenza Covid-19, il governatore si era interessato alla sorte di un circo, stanziato a Sommacampagna, e di un’altra realtà a Noventa Vicentina, diventata ora la mostra faunistica di Maida, lanciando un appello a tutte le persone interessate a portare del cibo agli animali. I proprietari delle due strutture, infatti, non lavoravano da mesi a causa della pandemia e, pur non avendo mai fatto mancare nulla agli animali, in quel momento si trovavano in grande difficoltà».

L’appello del Governatore del Veneto ha mobilitato le coscienze e «in poco tempo diverse persone si sono attivate e qualche benefattore è arrivato anche a Noventa Vicentina, un gesto che la famiglia Valeriu, responsabile della mostra faunistica, non ha mai dimenticato».

Successivamente «la mostra è stata spostata in Calabria dove leoni, dromedari, tigri, zebre, istrici, armadilli, wallaby e tanti animali da cortile hanno trovato un nuovo ambiente pronto ad accoglierli», così “La favola siamo noi” ha aperto in provincia di Catanzaro nel mese di giugno 2021, dopo che a novembre erano nati tre cuccioli di leone bianco.

In particolare, «una femmina è stata chiamata Jole, in onore del compianto presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che aveva apprezzato il progetto, mentre ad uno dei maschietti – come detto – è stato dato il nome di Zaia per omaggiare il governatore del Veneto».

Lo stesso presidente Zaia ha voluto scrivere ai Valeriu per esprimere il proprio apprezzamento «l’evento della nascita di questi due cuccioli di leone mi allieta, specialmente in questo momento particolarmente buio – si legge in una lettera inviata lo scorso 30 novembre dal presidente della Regione Veneto alla famiglia Valeriu – Vi ringrazio per la stima che avete espresso pensando di battezzare il maschietto con il mio cognome, e in particolar modo per il lavoro che state svolgendo anche nel corso di questo periodo segnato dalle difficoltà conseguenti alla diffusione della pandemia».

Dal canto loro i Valeriu hanno spiegato: «A noi è dispiaciuto molto lasciare la nostra Regione perché stavamo bene a Noventa Vicentina – spiega Valeria Valeriu, contitolare della struttura -. Abbiamo pensato solo al benessere dei nostri animali e dobbiamo dire che qui a Maida la gente del posto e l’amministrazione comunale ci hanno accolto con entusiasmo. Alcune persone, che avevano visitato la nostra mostra faunistica in Veneto, sono venute a trovarci in Calabria e in questi giorni abbiamo 5 famiglie venete che sono passate di qui. Siamo in contatto anche con alcune persone provenienti da Montebelluna che conoscono la storia dei nostri animali».

«Saremo sempre grati al presidente Zaia perché è stato l’unico ad interessarsi alla sorte degli animali dei circhi e degli zoo durante la pandemia – continua – Grazie al suo appello sono arrivati degli aiuti e ci è sembrato il minimo chiamare “Zaia” uno dei nostri leoncini. Noi siamo ex ginnasti con la passione per gli animali e abbiamo sempre avvicinato i bambini, lavorando anche con i ragazzini disabili, al nostro mondo. Non abbiamo ancora avviato la pratica per la licenza da zoo perché prima vogliamo trovare un terreno più grande e più adatto alle esigenze dei nostri animali».

«Per svolgere questa attività abbiamo affrontato dei severi controlli da parte delle autorità competenti che hanno valutato il benessere degli animali – conclude Valeriu -. Siamo orgogliosi perché sui nostri leoni è stata eseguita anche una ricerca scientifica, pubblicata su una delle riviste più importanti a livello mondiale, da parte dell’Università del Texas»

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