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L'aeroporto di Lamezia Terme

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Non ha tardato la replica della Sacal, la società che gestisce gli aeroporti calabresi e nel caso specifico l’aeroporto di Lamezia Terme, rispetto alle accuse lanciate tramite i social dal Rapper Shade (LEGGI).

In particolare, la Sacal ha voluto fare le proprie precisazioni tese a smentire «l’informazione circolata sui social da parte del cantante rapper Shade circa la mancanza di biglietteria nell’Aeroporto di Lamezia Terme e pubblicata dai quotidiani locali».

E la precisazione di Sacal ribalta completamente la responsabilità di quanto accaduto. Per per l’azienda di gestione del’aeroporto, Shade non avrebbe detto la verità o almeno non completamente.

Per Sacal, infatti, «al passeggero in questione è stato negato l’imbarco non a causa di overbooking ma per ritardata presentazione ai banchi check in. Nonostante fosse in possesso di regolare carta d’imbarco, avrebbe dovuto spedire il bagaglio». Quindi tutta la colpa del fatto che il cantante sia rimasto bloccato in Calabria sarebbe proprio dello stesso Shade. «Quando un volo è chiuso – aggiunge Sacal – l’imbarco è impossibile, all’aeroporto di Lamezia così come in qualsiasi altro scalo».

Inoltre, Sacal ha aggiunto che, malgrado tutto, gli operatori hanno prestato piena assistenza. «Considerata l’effettiva situazione di overbooking, il personale della Sacal GH, come è solito fare, si è prodigato nel fornire assistenza». E tra i provvedimenti assunti c’è anche l’inserimento del «passeggero tra coloro che potevano usufruire della riprotezione, per come previsto dalle procedure della compagnia e dal Regolamento Europeo 261/2004».

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