Ute Lemper
4 minuti per la letturaQUINDICI anni di storia; il ricordo del presidente Ciampi che lo visitò qualche mese prima dell’inaugurazione; undici spettacoli in cartellone; il ritorno attesissimio dell’opera lirica e non solo. “Che spettacolo!” questo il titolo della stagione 2016/ 2017 del Politeama di Catanzaro presentata ieri mattina in uno dei foyer del teatro disegnato da Paolo Portoghesi, ma pronta già da qualche tempo.
Vertici della Fondazioni al completo per l’appuntamento: il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che della Fondazione è presidente; il sovrintendente Mario Foglietti che firma il cartellone; il direttore generale Aldo Costa; il direttore artistico Antonietta Santacroce che ha costruito il calendario di “Musica & cinema” e che lunedì presenterà il Festival d’autunno di cui è anche ideatrice, il vicepresidente della Fondazione Nuccio Marullo, e il capo ufficio stampa di Palazzo De Nobili Sergio Dragone che ha introdotto l’incontro con la stampa a partire dal ricordo della visita di Ciampi. Ciascuno ha raccontato per il proprio ruolo il nuovo anno.
Nel complesso è apparsa nitida la fotografia di un teatro che ha un bilancio in attivo, che complessivamente spende per la nuova stagione 380mila euro col solo sostegno del Comune e che punta a superare la performance dei 500 abbonati dello scorso anno. E allora ecco che Abramo coglie l’occasione «non per polemizzare con la Regione ma, piuttosto, per accendere i riflettori sul sostegno che i tre più importanti teatri calabresi – Cilea di Reggio, Rendano di Cosenza e Politeama di Catanzaro – dovrebbero ricevere anche alla luce dei costi di gestione».
Messo da parte il discorso dei fondi e dei costi, e del ruolo che anche i privati dovrebbero avere la parte del leone ovviamente tocca alla stagione. Ad aprire la stagione canonica, il 19 novembre – come già anticipato dal Quotidiano – il fascino biondo, la voce, la classe indiscussa come il talento, dii una primadonna della scena internazioanle. È Ute Lemper, la tedesca di Colonia cantante e attrice che non ha bisogno di presentazioni. Una sorta di Angelo azzurro del Terzo millennio, a volerla accostare alla leggendaria Marlene Dietrich e a ricordarne un ruolo che le accomuna: Lola, bellissima ballerina di cui si innamora perdutamente il professor Unrat. La carismatica signora arriva con “Ultimo tango a Berlino”. Meglio “Last Tango in Berlin – from Brecht in Berlin to the bars of Buenos Aires” che ha fatto incetta di consensi. Di pubblico e critica. Non ultimo quello registrato al blasonato teatro La Fenice di Venezia: Ute voce, Vana Gierig pianoforte e Victor Hugo Villena: bandoneon.
Uno spettacolo che è stato presentato come «un viaggio da Berlino a Buenos Aires, da Brecht a Piazzolla, con l’interpretazione di tanghi da tutto il mondo in spagnolo, portoghese, francese, tedesco e inglese. Un omaggio a questa arte e ai suoi racconti d’amore, di vita, di morte, di fatalità. La Lemper canta il suo omaggio al tango, ai suoi racconti d’amore, di vita, di morte, di fatalità e passione. Il destino di queste canzoni ci porta in un viaggio nei vicoli segreti di Berlino, New York, Parigi e Buenos Aires». «Questo concerto è una sorta di “Best of Ute Lemper” perché tocca i vari capitoli musicali del suo repertorio, lasciando comunque spazio aperto all’improvvisazione e ad alti momenti di virtuosismo. È inoltre un’occasione per celebrare le fonti d’ispirazione dell’artista e giocare con le influenze del jazz e della musica etnica. Il viaggio inizia a Berlino, là dove ha origine il repertorio di Ute, con Brecht, Weill e le canzoni del cabaret berlinese».
E veniamo agli altri appuntamenti previsti tra cui tre musical e – come detto – il ritorno dell’opera lirica con “ La Bohéme” di Giacomo Puccini i cui dettagli saranno resi noti nel corso di un’apposita conferenza stampa. Ecco il calendario il Balletto di Mosca “La Classique” con Cenerentola (3 gennaio); Tato Russo e Gran Cafè Chantant (13 gennaio); La Bohème di Giacomo Puccini (21 gennaio, allo studio anche la seconda serata); Carlo Buccirosso con “Il divorzio dei compromessi sposi” (2 febbraio); il recital dell’Orchestra Piazza Vittorio con “Il giro del mondo in 80 minuti” (17 febbraio); il musical Sister Act (7-8 marzo); “I suoceri albanesi” con Francesco Pannofino e Emanuele Rossi (25 marzo); il concerto “VVV Classic ensemble” (8 aprile); il musical “Billy Eliot” (19-20). A chiudere il 6 maggio il concerto dell’orchestra da Camera della Scala di Milano, pianista Emilio Aversano, Tra le peculiarità sottolineate in conferenza la presenza di formazioni orchestrali dal vivo in tutte le serate. Che lo spettacolo cominci!
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