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Lo stadio Ceravolo di Catanzaro

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CATANZARO – Al termine della partita di Serie C, Catanzaro-Cosenza (2-1) del 19 novembre scorso, disputatosi allo stadio ‘Nicola Ceravolo’, un gruppo di tifosi della squadra ospite, durante il deflusso, si era scagliato contro un cancello separatore di ferro prendendolo a calci con  violenza al fine di forzarlo per arrivare a contatto con i tifosi catanzaresi (LEGGI LA NOTIZIA SULLA CRONACA DELLA PARTITA).

Le indagini condotte dalla squadra tifoserie della Digos di Catanzaro, insieme ai colleghi della Questura di Cosenza, hanno portato all’identificazione di tre sostenitori del Cosenza: due 25enni e un 45enne ritenuti responsabili dei danneggiamenti e dei comportamenti violenti. I tre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria con l’accusa di danneggiamento aggravato e nei loro confronti il questore di Catanzaro ha emesso la misura del divieto di accesso alle manifestazioni sportive che va dai 2 anni per i due 25enni ai 5 anni per il 45enne, trattandosi di tifoso recidivo, essendo già stato sottoposto nel passato a Daspo. 

Per la stessa partita – continua la nota della Questura – era stata già emessa dal questore di Catanzaro la misura del divieto di accesso alle manifestazioni sportive per la durata di 6 anni a carico di un 35enne, tifoso del Catanzaro, che si era reso responsabile del reato di cui all’art. 6 bis comma 2 della Legge 401/89 (invasione di campo).

Inoltre, grazie alle indagini della squadra tifoserie della Questura di Catanzaro, in collaborazione con gli uffici di Reggio Calabria e Catania, sono stati identificati i tifosi del Catanzaro che il 18 febbraio scorso, nel porto di Reggio, si sono resi responsabili degli scontri con i tifosi del Catania, mentre si recavano in trasferta a Monopoli: un 37enne, un 40enne, un 41enne e un 27enne.

I quattro sono stati deferiti all’autorità giudiziaria reggina e il questore della città calabrese ha emesso nei loro confronti la misura del Daspo, con obbligo di firma, per la durata che va dai 5 anni per il 40enne, il 41enne e il 27enne agli 8 anni per il 37enne.

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