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L'allenatore del Catanzaro, Antonio Calabro

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CATANZARO – Il rammarico per la rimonta subita ma anche la soddisfazione di avere disputato un’ottima gara per larghi tratti addirittura dominando il campo.

Per il Catanzaro, già rientrato in Calabria con volo charter ed in campo, nel primo pomeriggio, per la ripresa degli allenamenti, il day-after dopo la sfida d’andata dei quarti di finale play-off in casa dell’Albinoleffe ha un sapore dolceamaro.

Dopo una prima parte di match in cui hanno pesato i 28 giorni di inattività susseguenti alla fine della regular-season, gli uomini di Calabro avevano preso decisamente in mano il pallino della gara con il gol ad inizio ripresa di Carlini quale suggello della superiorità mostrata nei confronti di un avversario al quale erano state spuntate le armi del suo attaccante più pericoloso, Manconi, costretto a girare al largo dall’ottima sistemazione difensiva.

Poi, nel finale, l’eurogol di Mondonico, oltre a ristabilire la parità, ha fatto risorgere antichi fantasmi per un Catanzaro che spera comunque, alla decima partecipazione, di infrangere finalmente il tabù play-off.

Per farlo, oltre a valicare l’ostacolo Albinoleffe, i giallorossi saranno poi attesi dalla vincente della sfida tra Feralpisalò ed Alessandria con il risultato dell’andata (1-0 per i lombardi) che rende obbligatorio alla favorita Alessandria la vittoria casalinga (con qualsiasi punteggio) nella sfida di ritorno tra le mura amiche.

CAPITOLO INFORTUNI

Per il Catanzaro, intanto, in vista della sfida di ritorno del Ceravolo prevista per il prossimo 2 giugno alle 17.30 (prevista, al momento a porte chiuse con la società giallorossa che non ha ancora autorizzato le 1000 presenze rese possibili dalle nuove misure epidemiologiche), c’è da fare i conti con le tre defezioni importanti già registrate nella gara d’andata.

Risolo, Corapi e Martinelli non saranno infatti disponibili nemmeno nella sfida di ritorno con il primo alle prese con la risaputa frattura del metatarso del piede destro, il capitano alle prese con un aggravamento delle condizioni del ginocchio destro operato lo scorso 9 aprile che ne metterebbe addirittura a rischio la prosecuzione agonistica ed il difensore che ha subito un nuovo stiramento al polpaccio già infortunatosi nei mesi scorsi e che lo terrà quasi certamente kappaò fino a fine stagione.

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