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Giovannini: da pugile a pastore la comunità Bethel compie 50 anni

Era il 1966 quando da Roma, sua città natale, Paolo Giovannini venne a Cosenza per impiantare la Chiesa cristiana evangelica pentecostale Bethel. Aveva solo 29 anni, ma prima di “scegliere” la nostra città, aveva dato molto tempo alla sua passione: la box. Tanti giovani in quegli anni frequentavano le palestre e volevano emulare Nino Benvenuti, che nelle Olimpiadi di Roma del 1960, aveva conquistato l’oro olimpico. Giovannini aveva buone chance per diventare un vero pugile, era alto, ben piazzato e i suoi amici, anche negli allenamenti, cercavano di evitare di combattere contro di lui, i suoi colpi, ben assestati, facevano male.

Ma Paolo non aveva fatto bene i suoi conti, lui che si allenava a mandare al tappeto gli avversari, un giorno si trovò a gambe all’aria. Uno sconosciuto gli aveva assestato un ko micidiale. Quando si rialzò capì che la sua strada non era il ring, ma la predicazione dell’Evangelo. Ebbe una visione e un mandato: «Vai in Calabria, a Cosenza, e fai conoscere e lodare il nome di Gesù». Paolo il promettente pugile romano divenne il pastore Giovannini e da Roma venne ad abitare a Cosenza; fittò un magazzino in via Zanotti Bianco che divenne il primo luogo di culto; ma l’evangelizzazione richiedeva spazi più ampi, così periodicamente veniva montana una tenda militare, in uno spiazzo in via Caloprese, dove attualmente sorge il Palazzo della Carime, e lì molti cosentini iniziarono a conoscere il pastore che con la sua possente voce intonava inni di lode al Signore Dio.

Le sedie ed i banchi della tenda erano sempre pieni, e così vennero presi in fitto altri locali; il desiderio di Giovannini però era quello di costruire una grande chiesa. Il Comune di Cosenza donò alla Comunità Bethel un sito a via Popilia, a pochi passi dal carcere mandamentale, in pochi anni fu edificato un complesso polifunzionale dove poter svolgere non solo le riunioni di culto, ma le attività proprie della Chiesa. Nel giugno 2016 si stanno tenendo incontri per ricordare i 50 anni di presenza del “popolo evangelico cosentino” condotto da Paolo Giovannini, nelle serate a tema vengono presentate le tante iniziative promosse: innanzitutto l’evangelizzazione dentro e fuori la chiesa e poi le varie forme di assistenza e la vicinanza agli ultimi: dalla mensa “RistoRando”, alle visite ai carcerati, dalla stampa del bollettino “Corriere della fede”, alle trasmissioni no stop di Radio Bethel (91,5 mhz). Oltre un migliaio sono i cosentini che frequentano la Comunità e che in queste settimane si sono strette attorno alla famiglia Giovannini (il pastore Paolo, la sorella Debora, e la figlia Susanna….) per festeggiare e programmare nuove attività sempre e solo per dare «lode al Signore Gesù».

Ma è già pronto per il prossimo anno un nuovo evento… gli 80 anni dell’ex boxer, che in questi 50 anni a Cosenza (ma anche nell’intera Calabria) invece di pugni, regala a chi incontra abbracci e l’augurio di vivere e portare «pace».

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