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L'Asp di Cosenza

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Ispezione della Guardia di Finanza all’Asp di Cosenza, acquisiti diversi documenti che la collegano alla Lombardia


COSENZA – La Guardia di Finanza di nuovo all’Asp di Cosenza. Stavolta, sembrerebbe, su delega della Procura di Milano. L’ultima visita è stata giovedì scorso, i finanzieri avrebbero raccolto diverse delibere riguardanti alcuni aspetti che collegano l’azienda sanitaria provinciale alla Lombardia.
Da un lato ci sarebbe la vicenda Areu, il servizio di emergenza-urgenza lombardo che da diverso tempo collabora con la Regione Calabria nel piano di riordino dell’emergenza-urgenza calabrese, dall’altro il problema debiti e circolarizzazione.

IL SISTEMA NUMERO UNICO 112 E IL RINNOVAMENTO DEL 118 REGIONALE

Il sistema del numero unico 112, così come per altre regioni, è stato implementato grazie alla collaborazione dell’Agenzia regionale emergenza-urgenza. Molti i tecnici Areu attualmente in servizio nelle strutture regionali, responsabili anche della formazione degli operatori di soccorso in Calabria.

L’Asp di Cosenza negli ultimi due anni è stata “delegata” dalla struttura commissariale a gestire l’intera procedura di rinnovamento del 118 regionale.
Partendo proprio dall’acquisto di nuovi mezzi, fino alla creazione delle piazzole notturno dell’elisoccorso fino e, ultimamente, anche alle nuove procedure di affidamento dell’elisoccorso regionale.
In mezzo c’è anche il caso dei mezzi di soccorso comprati l’estate scorsa dalla Calabria da Areu. Dieci automediche e dieci ambulanze usate acquistate attraverso una trattativa privata al prezzo di circa 600mila euro. Tutti mezzi con un discreto numero di chilometri sul groppone (dai 170 ai 220mila chilometri circa).

LA FINANZA ALL’ASP DI COSENZA PER INDAGARE SU DEBITI E CREDITI DELL’AZIENDA

L’altro aspetto riguarderebbe invece la questione debiti e crediti dell’Azienda contratti negli anni e oggetto di numerose speculazioni in mancanza di bilanci consolidati per diversi anni.
La Finanza avrebbe raccolto la documentazione relativa ad uno dei più importanti colossi italiani, detentore in larga maggioranza dei crediti accumulati dai privati negli anni in attesa di liquidazione. Proprio sul finire dell’anno l’Asp ha stabilito una transazione da 39 milioni di euro a chiusura di un lungo processo di circolarizzazione dei debiti pregressi.
Oltre 23 milioni di euro riguardano gli oneri accessori accumulati nel tempo. Sedici, invece, sarebbero quelli legati al debito effettivo contratto dall’Azienda sanitaria negli anni con le aziende private e i fornitori. Altri 1,8 milioni invece riguardano “fatture non registrate oggetto di titoli esecutivi”. Il caso, però, è rimasto quasi del tutto top secret. Gli allegati alla delibera di dicembre non sono mai stati pubblicati.
La delibera venne chiusa con un “appunto”: «eventuali somme corrisposte in relazione al suddetto accordo transattivo e non risultanti dovute, per qualsiasi titolo, saranno oggetto di restituzione».

Si tratta comunque di ipotesi. Nella prossima settimana sono attese ulteriori verifiche all’interno degli uffici di via Alimena a Cosenza.

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